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Obama: sprechi Difesa "inaccettabili", pronto a veto legge

18 agosto 2009 - Francesco Vignarca
Fonte: APCom - AGI News - 18 agosto 2009

(Apcom) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha già "messo fine a contratti non necessari" per la Difesa ed è pronto "ad apporre il veto a qualunque legge di spesa che includa sprechi" in questo senso. Nel corso di un discorso davanti ai veterani americani durante la Veteran of Foreign Wars National Convention, a Phoenix, in Arizona, Obama ha ribadito l'impegno a "garantire alle truppe americane (impegnate in Iraq e Afghanistan) l'equipaggiamento necessario a vincere", evitando però le spese non necessarie. Come il programma per il rinnovo della flotta di elicotteri presidenziali, un contratto vinto dalla cordata guidata da Lockhee Obama d Martin e di cui fa parte anche Agusta-Westland, società di Finmeccanica, e al momento sospeso perché giudicato troppo costoso. "Forse ne avete sentito parlare", ha detto Obama facendo riferimento al contratto, "tra le altre cose mi avrebbe consentito di prepararmi il pranzo durante un attacco nucleare. Sarò chiaro: se gli Stati Uniti fossero minacciati da un attacco nucleare, l'ultima cosa che farei sarebbe cucinarmi il pranzo". Gli sprechi, ha chiarito Obama, "sono inaccettabili in qualunque periodo. Ma in un momento in cui il Paese è coinvolto in due guerre e deve fare i conti con un grave deficit, sono imperdonabili e scriteriati. Un affronto agli americani e alle nostre truppe". Per il presidente il concetto è chiaro e semplice: "Bisogna tagliare gli sprechi, risparmiare denaro dei contribuenti e sostenere le truppe".

(AGI) - Barack Obama in tempo di crisi boccia gli "sprechi di denaro per spese militari inutili". Il presidente americano ha rivendicato tra i tagli decisi dalla sua amministrazione la rinuncia al super elicottero presidenziale ordinato dal suo predecessore. Obama ha ironizzato che "tra le tante dotazioni" che ne avevano fatto decollare il prezzo iniziale ce ne era una "che - ha rivelato - mi avrebbe permesso addirittura di cucinarmi un pasto in pieno attacco nucleare. Vi diro' una cosa: se gli Stati Uniti d'America sono sotto attacco nucleare, l'ultima cosa che mi puo' venire in mente e' di mettermi a far da mangiare''. I costruttori dell'ormai ex nuovo elicottero presidenziale, Lockheed e Agusta-Westland del gruppo italiano Finmeccanica, vinsero nel 2005 la commessa per il sostituto dell'attuale 'Marine One', un Sikorsky VH-60 entrato in servizio nel 1989.
La flotta di 28 esemplari, basati su una versione speciale dcl modello EH-101, doveva costare inizialmente 6 miliardi di dollari. I correttivi segretissimi per la sicurezza di George W. Bush imposte dalla Casa Bianca (della cucina a prova di apocalisse - finora - non si sapeva nulla), di fatto solo subiti dai costruttori, aveva portato il conto finale quasi raddoppiare a quota 11,2 miliardi. Ogni esemplare sarebbe costato 400 milioni di dollari, quanto i due Boeing 747 speciali che compongono la flotta presidenziale degli Air Force One. Parlando davanti ai reduci riuniti a Phoenix, in Arizona, Obama ha sottolineato che sosterra' tutte le spese necessarie volte a proteggere effettivamente e concretamente le truppe al fronte ma continuera' a ''combattere gli sprechi''. Tra gli altri tagli il presidente ha ricordato di aver gia' evitato che fossero "sprecati" miliardi di dollari per comprare altri super caccia invisibili F-22: oltre i 141 gia' costruiti ne saranno realizzati in totale 187 contro i 648 originariamente previsti nel 1996 . Ognuno costa circa 137,5 milioni di dollari. Il Raptor, come venne battezzato, e' il caccia piu' avanzato del mondo ma era stato ideato in piena Guerra Fredda per combattere contro un rivale che l'Unione Sovietica prima e la Russia ora, non hanno mai costruito e che - prevedibilmente - malgrado le ambizioni di Vladimir Putin, Mosca non potra' mai permettersi.
L'unica differenza tra i due progetti citati come esempi da Obama e' che almeno il Marine One della Finmeccanica era davvero un gioiello mentre l'F-22 malgrado le vantate super caratteristiche, secondo un recente rapporto interno del Pentagono svelato dal Washington Post, si e' rivelato un mezzo flop costosissimo

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