Reggio Emilia vota contro i caccia F-35

29 febbraio 2012
Fonte: Associazioni dell'Appello al Consiglio Comunale di Reggio Emilia: NO F35 - 29 febbraio 2012

Le 51 organizzazioni che hanno sottoscritto l’Appello al Consiglio Comunale “Reggio Emilia, città di pace, esprima un No ai caccia F-35”, dichiarano la propria soddisfazione per il voto di lunedì 27 febbraio in Consiglio Comunale, durante il quale è stato approvato a larga maggioranza un ordine del giorno che recepisce integralmente le richieste della società civile reggiana volte al ripudio di questi terribili, e incostituzionali, strumenti di morte ed all’uso delle risorse così risparmiate per spese di pace e vera sicurezza, ossia sicurezza sociale, civile, lavorativa, sanitaria, in una p Reggio Emilia città di Pace arola costituzionale. E ne condividono le richieste nei confronti del Governo, del Presidente della Repubblica e del Sindaco di Reggio Emilia, nel suo specifico ruolo di Presidente dell’ANCI.
Esse ringraziano tutti coloro che si sono impegnati individualmente e collettivamente, nelle organizzazioni sociali e nelle istituzioni, per il raggiungimento di questo risultato che ribadisce la vocazione di pace della nostra Città.
Le organizzazioni sottoscrittrici si augurano che quanto avvenuto nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia possa avvenire anche negli altri Comuni della Provincia, della Regione e d’Italia e che dai luoghi della partecipazione democratica si elevi nei confronti del Governo una corale richiesta di azzeramento di questo folle programma bellicista. E, soprattutto, che il Governo in questo momento di crisi economica e sociale non sia sordo a queste ragionevoli richieste che vengono dal tessuto democratico del Paese. Perché la guerra fa male quando la si fa ed anche quando la si prepara, mentre il disarmo fa bene sempre.

Naturalmente, la mobilitazione reggiana continua con la raccolta di firme per la campagna nazionale “Taglia le ali alle armi”

 


 

Ordine del Giorno votato in Consiglio Comunale al Reggio Emilia il 27 febbraio 2012

Ordine del giorno ex art.20 dei consiglieri Nasuti, Vecchi, Montanari Federico e Olivieri in ordine ad appello al Governo perché sia bloccato il programma per la produzione e l'acquisto di 131 cacciabombardieri.

Appello al Governo perché sia bloccato il programma per la produzione e l'acquisto di tutti gli F-35 cacciabombardieri Joint Strike Fighter e siano ridotte le spse militari e le risorse recuperate siano utilizzate per il welfare municipale, le politiche per il lavoro (ammortizzatori sociali, sostegno all'occupazione e all'imprenditoria giovanile) e il potenziamento e la valorizzazione del Servizio Civile Nazionale

Il CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA

PREMESSO CHE:
Il nostro Paese sta attraversando una grave crisi sociale ed economica che vede il susseguirsi di manovre finanziarie, volte a pareggiare i conti dello Stato: si impongono drastici sacrifici ai cittadini con tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, ma il Governo mantiene il programma di acquisto di 131 cacciabombardieri F35 “Joint Strike Fighter” al costo di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio), che si aggiungono alle spese militari "ordinarie" già superiori ai 20 miliardi di euro annui.
L'importo di una manovra finanziaria di "lacrime e sangue"!

Come rileva annualmente l'autorevole istituto internazionale del SIPRI di Stoccolma, l'Italia è l'ottavo Paese al mondo per spese militari, con 20.556,9 milioni di Euro per il 2010, con un incremento, per il 2011, dell'8,4. A tali somme vanno poi aggiunti i circa 3 miliardi di Euro provenienti dai bilanci di altri ministeri che prevedono aperte finalità militari.

Dal punto di vista dell'attività produttiva in Italia, il settore degli armamenti è in piena espansione; come si è appreso lo scorso anno, l'Italia ha superato perfino la Russia, divenendo il secondo esportatore mondiale di armamenti, dopo gli Stati Uniti.

Sul bilancio dello Stato, al momento, incombono ben 71 programmi di ammodernamento e riconfigurazione di sistemi d'arma, che ipotecano la spesa bellica da qui al 2026;
L’attuale governo non ha ritenuto, al momento, di diminuire le ingenti spese militari persistendo ancora il programma per l'acquisto di 131 aerei cacciabombardieri F-35-Jsf;

Tagliare tutti i settori della spesa pubblica senza scalfire minimamente queste enormi spese per la guerra, aggravate dall'acquisto dei cacciabombardieri d'attacco capaci di trasportare testate nucleari, sia una doppia offesa: un'offesa alla Costituzione della Repubblica, che non solo “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” ma anche “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale”; un'offesa a tutti i cittadini italiani che perdono il lavoro, non arrivano alla fine del mese e vedono ridursi i servizi pubblici locali.


Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia, raccogliendo l'appello che proviene dalla società civile della nostra città

CHIEDE AL GOVERNO

di ridurre le spese militari, annullando almeno l'acquisto dei 131 cacciabombardieri F 35, azzerandone il programma, e destinare le risorse recuperate per il welfare municipale, le politiche per il lavoro (ammortizzatori sociali, sostegno all'occupazione e all'imprenditoria giovanile) e il potenziamento e la valorizzazione del Servizio Civile Nazionale. Cioè a investimenti di pace e di vera sicurezza.

CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

in quanto supremo garante della Costituzione e presidente del Consiglio supremo di difesa,
di tutelare la Costituzione nella sua interezza, con particolare riferimento all'art. 11, che non prevede l'acquisizione di micidiali strumenti di offesa, capaci di trasportare anche armi nucleari.

CHIEDE AL SINDACO DI REGGIO EMILIA

in qualità di Presidente dell ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), di farsi interprete delle presenti istanze presso il Presidente del Consiglio dei Ministri sen. Mario Monti e di farsi promotore presso tutti i Comuni associati all'ANCI dell'adozione di analoghe delibere.

(22 voti favorevoli, 10 contrari, 1 astenuto)