Approvato in Senato DDL contro finanziamento produzione mine e munizioni a grappolo
 È stato approvato in Commissione Finanze al Senato riunita in sede deliberante il Ddl 57 “Divieto  di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione,  commercio, trasporto e deposito di mine-antipersona ovvero di munizioni o  sub-munizioni a grappolo”.
È stato approvato in Commissione Finanze al Senato riunita in sede deliberante il Ddl 57 “Divieto  di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione,  commercio, trasporto e deposito di mine-antipersona ovvero di munizioni o  sub-munizioni a grappolo”.
Si tratta della legge più avanzata in materia, nata dalla volontà di migliorare quella che a livello internazionale veniva già riconosciuta come una buona pratica, ossia la legge italiana di ratifica della Convenzione sulle Munizioni Cluster (legge 95/2011 art 7) in cui l’assistenza finanziaria ai produttori di bombe cluster viene indicata come reato penale.
Il Ddl approvato oggi in Senato mira a meglio definire il divieto di finanziamento nei confronti di armi che il nostro paese ha precedentemente messo al bando, dimostrando coerenza giuridica e ancora una volta un grande impegno nell’ambito dei Diritti Umani e del disarmo.
“Elaborato con il fondamentale contributo di Campagna contro le mine, Fondazione Culturale Banca Etica e Forum della Finanza Sostenibile, il testo presenta una proposta concreta, che riflette quanto già previsto per il contrasto al finanziamento delle attività terroristiche introducendo, per istituti di credito e intermediari, il divieto al finanziamento di qualsiasi operazione che riguardi la produzione di queste armi odiose, che causano numerosissime vittime civili, anche a distanza di anni e soprattutto fra i bambini.” dichiara la Sen. Amati prima firmataria del Ddl. Il Disegno di legge ha recepito i pareri positivi di Banca d’Italia e dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
 “Speriamo in una rapida e definitiva  approvazione alla Camera dei Deputati,  auspicando di poter aggiungere  presto questo importante tassello agli strumenti normativi necessari  alla protezione dei civili durante i conflitti, e più in generale a  sostegno del disarmo perché anche sul terreno economico finanziario si  può contrastare la sistematica violazione dei diritti umani e del  diritto alla sicurezza” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine “Un elogio al relatore Sen. Federico Fornaro per aver dato voce a questa  causa. Un ringraziamento speciale al Presidente della Commissione Sen.  Mauro Maria Marino per aver accolto il nostro appello lanciato con la  Campagna NO MONEY FOR BOMBS per la ripresa dell’iter e la discussione di  questo Ddl, nonché a tutti i membri dei diversi schieramenti che hanno  assicurato la sua approvazione all’unanimità offrendo il loro prezioso  contributo alla discussione tanto più di valore perché arrivata mentre i  civili sono diventati il target preferito delle guerre di Siria e Yemen” conclude Schiavello.
“Speriamo in una rapida e definitiva  approvazione alla Camera dei Deputati,  auspicando di poter aggiungere  presto questo importante tassello agli strumenti normativi necessari  alla protezione dei civili durante i conflitti, e più in generale a  sostegno del disarmo perché anche sul terreno economico finanziario si  può contrastare la sistematica violazione dei diritti umani e del  diritto alla sicurezza” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine “Un elogio al relatore Sen. Federico Fornaro per aver dato voce a questa  causa. Un ringraziamento speciale al Presidente della Commissione Sen.  Mauro Maria Marino per aver accolto il nostro appello lanciato con la  Campagna NO MONEY FOR BOMBS per la ripresa dell’iter e la discussione di  questo Ddl, nonché a tutti i membri dei diversi schieramenti che hanno  assicurato la sua approvazione all’unanimità offrendo il loro prezioso  contributo alla discussione tanto più di valore perché arrivata mentre i  civili sono diventati il target preferito delle guerre di Siria e Yemen” conclude Schiavello.

