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La Siria è la crisi più sanguinosa

Un anno di guerre: nel 2012 oltre 95mila morti

Daniele Zappalà
Fonte: Avvenire - 11 dicembre 2013

Nel 2012, i conflitti armati ai quattro angoli del pianeta hanno direttamente causato almeno 95mila morti, di cui una larga maggioranza fra i civili, soprattutto sul fronte con la più alta intensità di violenza: quello siriano. È la drammatica stima resa nota ieri dall’Università di Ginevra, in un rapporto pubblicato da un organismo indipendente di ricerca creato nel 2007, la Geneva Academy of International humanitarian law and human rights, sostenuta anche dalla Croce Rossa internazionale e dall’Alto commissariato dell’Onu per i diritti dell’uomo. Guerra

Trattandosi di un’iniziativa inedita, il "War report" non permette confronti con dati precedenti, ma gli autori, coordinati dal ricercatore britannico Stuart Casey-Masley, si prefiggono di colmare sempre più nei prossimi anni una lacuna dovuta finora soprattutto a ragioni politiche, più che di risorse. I Paesi coinvolti l’anno scorso in conflitti internazionali o interni erano almeno 24. E le stime elaborate nel rapporto, a partire da dati provenienti soprattutto da organismi umanitari come la Croce Rossa, permettono di evidenziare che quello siriano è stato nel 2012 il conflitto di gran lunga più sanguinoso, con almeno 55mila morti direttamente legati a scontri, bombardamenti, ordigni esplosivi nelle zone urbane e rurali. Non è invece inclusa nel rapporto la mortalità indiretta, spesso altissima, legata alle carestie e alle privazioni in situazioni belliche. Inoltre, il rapporto considera solo le guerre organizzate militarmente, con un elevato livello di violenza e chiari fronti di battaglia. Restano escluse le «situazioni di violenza armata», spesso anch’esse molto sanguinarie. «Anche se i dati sono incompleti, constatiamo che esiste un enorme problema legato all’uso massiccio di armi esplosive nelle zone urbane molto popolate. Ciò rappresenta una parte importante della mortalità», sottolinea il coordinatore Casey-Masley. In Messico, secondo il rapporto, la guerra dei narcos ha causato almeno 9mila morti. Piu della guerra in Afghanistan: 7.500. Gli autori riconoscono che i dati provenienti da molti Paesi soprattutto africani, dal Congo al Sudan, passando per il Centrafrica e la Somalia, o ancora sul fronte asiatico del Myanmar, sono certamente incompleti. In ogni caso, a fronte di queste cifre sconcertanti, il documento sottolinea il numero estremamente limitato di condanne giudiziarie per crimini di guerra. 

 

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