Agenda Pace e Disarmo: le agenzie stampa con la notizia del lancio
ELEZIONI:AGENDA PACIFISTI,16 PROPOSTE A PARTIRE DA STOP F-35 (Ansa)
Sedici proposte ai candidati alle prossime elezioni politiche, a partire dal congelamento dell'adesione italiana al progetto del caccia F-35: e' l'Agenda del disarmo e della pace, elaborata dalle organizzazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo e al Tavolo Interventi Civili di Pace. Dalla produzione e commercio di armi alle spese militari; da prospettive nonviolente per la costruzione della pace e la gestione delle crisi alla richiesta di una discussione partecipata verso un nuovo modello di difesa: queste le tematiche alla base delle richieste contenute nell'Agenda. "Il primo atto che chiediamo ai parlamentari eletti è di congelare la nostra adesione al progetto del caccia F-35 - dichiara Massimo Paolicelli, presidente di Associazione Obiettori Nonviolenti - ma per organizzarsi subito dopo, con gli strumenti che riterranno più adeguati, per discutere con il massimo coinvolgimento della società civile del Modello di Difesa da adottare sulla base della nostra Costituzione, della politica estera e delle reali minacce verso il nostro Paese. Solo in un secondo momento si dovrà andare a costruire il più opportuno strumento di difesa, sia di natura militare che civile". I pacifisti chiedono quindi ai partiti e alle coalizioni un incontro diretto, in cui discutere insieme delle proposte di contenuto. L'Agenda è quindi una proposta che vuole ottenere in cambio "un chiaro impegno per la pace, la nonviolenza e il ripudio della guerra, perché con lo spreco di risorse pubbliche ad esse connesso, le armi uccidono anche se non vengono usate" affermano le associazioni citando mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi Italia.
ELEZIONI: PACIFISTI, NUOVO PARLAMENTO CONGELI ACQUISTO F35 (AdnKronos)
Dalla produzione e commercio di armi alle spese militari; da prospettive nonviolente per la costruzione della pace e la gestione delle crisi alla richiesta di una discussione partecipata verso un nuovo modello di difesa. Sono queste le tematiche alla base delle richieste, formulate oggi dagli organismi aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo e al Tavolo Interventi Civili di Pace, in vista delle prossime elezioni e da sottoporre al nuovo Parlamento. "E' importante mettere a verbale il proprio no alle spese e al sistema militare, cioe' alla preparazione della guerra, ma non basta -sottolinea Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento-. Oggi occorrono anche politiche in grado di modificare una realta' che sentiamo inadeguata. E' la politica della nonviolenza. Il nostro documento collettivo, che fa proposte concrete, ne e' una piena espressione". "Il primo atto che chiediamo ai Parlamentari eletti e' di congelare la nostra adesione al progetto del caccia F-35 - dichiara Massimo Paolicelli presidente di Associazione Obiettori Nonviolenti- ma per organizzarsi subito dopo, con gli strumenti che riterranno piu' adeguati, per discutere con il massimo coinvolgimento della societa' civile del modello di difesa da adottare sulla base della nostra Costituzione, della politica estera e delle reali minacce verso il nostro paese. Solo in un secondo momento si dovra' andare a costruire il piu' opportuno strumento di difesa dobbiamo avere, sia di natura militare che civile".