ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Le agenzie stampa che riprendono il comunicato della Rete

Rete Disarmo: sfidiamo i candidati premier a confronto su F-35

Fonte: ANSA - AdnKronos - 24 gennaio 2013

Serata F35 a Bolzano ANSA
DIFESA: RETE DISARMO, POLITICA DISCUTA SERIAMENTE DEGLI F-35    

 

Sulla questione dei caccia F-35 la Rete Italiana per il Disarmo "sfida" a un confronto le coalizioni politiche: "per decidere è necessario prima stabilire le priorità del Paese e il modello di Difesa che vogliamo, e partire da dati certi non dal balletto di cifre sempre modificate e smentite di fonte militare" affermano.   

"Vogliamo parlare degli F-35, tornati al centro della discussione anche politica? Facciamolo allora seriamente con chi, come le organizzazioni che promuovono la campagna 'Taglia le ali alle armi', da tempo diffonde sulla partecipazione italiana al progetto di super-caccia dati e analisi che puntualmente vengono poi confermate": afferma il coordinatore della Rete, Francesco Vignarca. "I dati diffusi e riportati dai media, soprattutto sulla parte occupazionale - prosegue - confermano in realtà quanto sostenuto dalle nostre campagne: i sempre ricordati 10.000 posti di lavoro non saranno 'nuovi' ma solo ricollocazioni dalle vecchie linee Eurofighter, quelli sicuri negli stabilimenti di Cameri non arrivano nemmeno alle 2000 unità mentre per i restanti si parla fumosamente di 'indotto'".    "Chi garantisce che i complessivi diecimila posti non siano a tempo e magari impieghino il personale non pienamente? Mai si definisce per quanto dureranno tali contratti: stiamo parlando di una spesa di acquisto di oltre 13 miliardi e più di 40 miliardi per il gestione e mantenimento in tutto il ciclo di vita degli aerei: sono soldi sensati per un ritorno così misero?" si domanda don Renato Sacco, parroco nel novarese e attivo nei movimenti che si oppongono al caccia JSF.   

Ma il punto è soprattutto politico: "La Difesa anche ieri ha ripetuto ancora come unica giustificazione all'acquisto il fatto che gli F-35 sarebbero indispensabili - commenta Massimo Paolicelli di Rete Disarmo - senza approfondire il merito. Ma indispensabili per chi e per cosa? Nessuno si prende la briga di dire quale sia il modello di difesa di questo Paese e quali dovrebbero essere compiti che rendono così fondamentali questi cacciabombardieri d'attacco".

 

ADNKRONOS

DIFESA: RETE DISARMO, SU F-35 SFIDIAMO A CONFRONTO CANDIDATI PREMIER

"Vogliamo parlare degli F-35? Bene, facciamolo allora seriamente con chi da tempo diffonde sulla partecipazione italiana al progetto dati ed analisi che puntualmente vengono poi confermati". E' la sfida lanciata dal coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, Francesco Vignarca ai candidati premier e ai partiti delle coalizioni che si presentano alle elezioni politiche."Dopo gli interventi e le dichiarazioni di vari leader negli ultimi giorni e una continua crescita del fronte del no al caccia nell'opinione pubblica, il disagio ed il nervosismo del Ministero della Difesa sono palesi -si legge in una nota della Rete-. I dati diffusi e riportati dai media, soprattutto sulla parte occupazionale, confermano in realta' quanto sostenuto dalle nostre campagne: i sempre ricordati 10.000 posti di lavoro non saranno nuovi ma solo ricollocazioni dalle vecchie linee Eurofighter, quelli sicuri negli stabilimenti di Cameri non arrivano nemmeno alle 2000 unita' mentre per i restanti si parla fumosamente di indotto".

"La Difesa anche ieri ha ripetuto ancora come unica giustificazione all'acquisto il fatto che gli F-35 sarebbero indispensabili - aggiunge Massimo Paolicelli di Rete Disarmo - senza approfondire il merito. Ma indispensabili per chi e per cosa? Nessuno si prende la briga di dire quale sia il modello di difesa di questo Paese e quali dovrebbero essere compiti che rendono cosi' fondamentali questi cacciabombardieri d'attacco".  

.