Alla Camera passo positivo contro l'appoggio finanziario alle munizioni cluster
Il Senato ora faccia la sua parte
La Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha votato all’unanimità in sede legislativa la proposta di legge per contrastare il supporto finanziario della produzione, utilizzo, commercio, distribuzione e stoccaggio delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster. Questo lavoro legislativo, portato a termine alla Camera dei Deputati in tempi rapidissimi, è stato possibile grazie ad una seria sinergia tra Istituzioni e società civile. La proposta di legge, presentata il 6 settembre 2012 alla Camera dei Deputati dall’Onorevole Mogherini come prima firmataria, è stata approvata nell’ultima settimana utile di lavoro prima della chiusura della legislatura.
Il Parlamento italiano ha perfezionato così un intendimento che aveva già trovato un primo riscontro tangibile nel riferimento alle sanzioni penali indicate all’art.7 della legge di ratifica della Convenzione di Oslo (L.95/2011) a seguito delle quali veniva indicato come causa di applicazioni delle stesse anche il supporto finanziario alle attività di produzione, commercio, trasporto e detenzione delle cluster bombs. Una risposta concreta che aggiunge un tassello di matrice etica all’intendimento degli impegni sottoscritti dal nostro Paese con la ratifica della Convenzione di Oslo e, prima ancora, con quella di Ottawa. La legge approvata, infatti, impedisce di finanziare aziende anche se operanti fuori dai confini nazionali ed in Paesi non aderenti alle Convenzioni che investono in attività di questo tipo.
«Un segnale davvero promettente – dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine – il lavoro fatto dalla Commissione Finanze della Camera su questa proposta di legge è stato davvero eccezionale. Voglio esprimere un sincero apprezzamento e ringraziamento, oltre che alla prima firmataria On.le Mogherini, all’On.le Fluvi ed anche a tutti i membri della Commissione a cui, in questi mesi ci siamo rivolti con numerosi appelli per chiedere di sostenere questo proposta di legge con una rapida approvazione. Proprio ieri le agenzie di stampa – continua Schiavello - ci raccontavano che 10 bambine in età compresa tra i 9 e gli 11 anni erano morte in Afghanistan a causa di una mina incontrata mentre raccoglievano legna per le loro famiglie, vorrei dedicare a loro questo piccolo ulteriore passo verso un mondo davvero libero dalle mine e vorrei farlo a nome di tutti quelli che continuano ad impegnarsi e credere che questo sia possibile ».
Una proposta di legge analoga era già stata presentata al Senato dalla Senatrice Silvana Amati in data 26 maggio 2010 in concomitanza al lancio della ricerca internazionale “Worldwide Investments in Cluster Munitions, a shared responsibility”, realizzata da IKV Pax Christi e FairFin, entrambi membri della Cluster Munition Coalition (CMC), la quale metteva in luce la responsabilità delle istituzioni finanziarie coinvolte nel supporto ad aziende produttrici di ordigni banditi da Convenzioni Internazionali. La proposta però è stata bloccata da una mancata calendarizzazione rimanendo così ferma in Commissione Finanze del Senato per ben 2 anni ed 8 mesi. Il DDL promosso per la società civile dalla Campagna Italiana Mine e dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica ha trovato il riscontro di un prezioso parere favorevole del Forum per la Finanza Sostenibile ed il sostegno della Rete Italiana per il Disarmo.
«Comprendiamo che le probabilità che il Senato possa compiere un estremo tentativo di approvazione definitiva del provvedimento è quasi impraticabile, speriamo comunque che la Commissione Finanze del Senato- dichiara a conclusione Schiavello - voglia provare ad aggiungere, a quanto già fatto di straordinario dalla Camera dei Deputati, anche un suo contributo nel chiudere questa legislatura. Indirizziamo questo appello al Sen. Mario Baldassarri che presiede la Commissione ed ai Senatori membri della Commissione sperando che non cada - anche questa volta -nel vuoto ».