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Facciamo decollare la vita, tagliamo le ali alle armi

Stop F35. Togliamo il timone alla finanza, mettiamo l’etica al timone
Fonte: Punto Pace Tradate - 03 febbraio 2012

Incontro NO F35 Tradate Costruire armi da guerra è una scelta sbagliata e da evitare, in particolare questo programma relativo all’acquisto dei 131 cacciabombardieri F35 (per oltre 15 miliardi di euro) è per varie ragioni inaccettabile e ingiustificato, tanto più oggi, nella crisi economica che stiamo attraversando. 

Il principio che propugniamo riguarda tutte le armi da guerra, dunque la posizione che prendiamo di fronte all’opinione pubblica non riguarda il numero dei velivoli, ma la loro qualifica; si tratta di “cacciabombardieri”. La loro descrizione tecnica dice a che cosa serviranno. Sono pensati per intervenire in quelle che vengono definite “neoguerre” e di cui abbiamo avuto terribili esempi nelle guerre contro l’Iraq (la seconda scatenata grazie ad una colossale menzogna e contro le decisioni dell’ONU), il Kosovo, l’Afghanistan, la Libia, condotte in violazione o in distorsione del diritto internazionale. Guerre “umanitarie”, “preventive” o usate per “esportare la democrazia” non sono accettabili. Il loro obiettivo principale è giustificare la guerra e scardinare il “diritto alla pace e per la pace” che si era andando via via affermando.

Pax Christi riprende in questo l’abbondante e chiarissimo contenuto del Magistero della Chiesa: Mai più la guerra! La guerra non ha mai prodotto la pace. Dopo ogni guerra si contano migliaia di vittime, la maggior parte innocenti, si valutano le distruzioni di beni, ci sono ferite insanabili, crescono i sentimenti di odio. Le azioni di guerra poco alla volta generano abusi e causano disprezzo. I soldati, anche se non lo vogliono, per il solo fatto di stare in guerra, di uccidere ed essere braccati dal nemico, diventano persone che perdono la loro umanità, così come l’hanno persa le loro vittime.

Noi vogliamo che si rispetti fino in fondo l’Articolo 11 della Costituzione Italiana, nel quale si dichiara che il nostro Paese «ripudia la guerra». Proprio in fedeltà alla nostra Costituzione siamo chiamati a imparare a vivere in un patto di amicizia e di fraternità con gli altri popoli. Dobbiamo fare in modo che l’ONU riesca a realizzare davvero ciò che ne ha ispirato la nascita: “risparmiare alle generazioni future il flagello della guerra” La politica e la diplomazia non possono più fallire, non possono più essere sostituite dalla guerra. Per costruire la Pace occorre preparare la Pace e non la Guerra.

Lo sviluppo tecnologico non deve essere usato per costruire macchine di distruzione e morte, ma per soddisfare i bisogni delle persone, soprattutto se povere. Occorre realizzare per tutti il diritto ad un lavoro dignitoso, dunque socialmente utile e rispettoso delle persone e dell’ambiente. Le crisi finanziarie generate da inaccettabili speculazioni e da enormi spese militari impongono che il settore finanziario venga sottoposto a regole che mettano al centro l’uomo e non il profitto e che le spese militari siano drasticamente ridimensionate.

 

Facciamo decollare la vita, tagliamo le ali alle armi.   Stop F35.

Togliamo il timone alla finanza, mettiamo l’etica al timone

 

Ne parliamo con:

 

Don Renato Sacco (Pax Christi)

 

Enrico Bigli (Economista)

 

Lunedì 6 febbraio 2012  dalle ore 20:45

 

Sala Villa Truffini, Corso Bernacchi - Tradate

Note: Pax Christi – Punto Pace di Tradate
Con il patrocinio della Parrocchia di Tradate
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