Quattrocento fucili nel container cinese
Oltre 400 fucili ad aria compressa e 500mila relative munizioni sono state sequestrate nel porto di Taran
to da militari del comando provinciale della guardia di finanza, in collaborazione con funzionari della Dogana.
Le armi e le munizioni - secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle - erano arrivate in un container proveniente dalla Cina ed erano destinate alla Grecia.
La merce - a quanto si è saputo - era nascosta in un container proveniente da Shangai sotto numerosi colli contenenti sedie e serrature. Il carico era costituito da 430 fucili ad aria compressa muniti di puntatori, 100 confezioni di pallini di piombo e 50 confezioni di set di pulizia e pezzi di ricambio.
Il carico è stato sottoposto a sequestro probatorio con l’ipotesi di contrabbando di armi. I fucili, diversi per categoria non sarebbero stati - secondo gli investigatori - destinati ad uso sportivo come descritto nelle bolle di accompagnamento. Il valore commerciale della merce ammonta a circa 137mila euro. Le fiamme gialle hanno riscontrato la mancata autorizzazione da parte della questura e una evasione di Iva pari ad 8mila euro. Proseguono le indagini per identificare a chi fosse destinato il carico.