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Inchiesta di una ONG belga contro una expo militarista

Itec a Bruxelles: Vredesactie ne rivela il lato più oscuro

Cristina Melioli
Fonte: Vredesactie - 17 maggio 2009

Dal 12 al 14 Maggio, l’Expo di Bruxelles ha ospitato ITEC (International Training and Education Conference), il principale evento annuale per le aziende del settore dell’addestramento e della simulazione militare. Durante il primo giorno dell’esposizione, gli attivisti di Vredesactie, movimento pacifista belga che si batte con mezzi non violenti per una società in cui i conflitti vengono risolti senza l’impiego della forza, hanno visitato ITEC sotto copertura e ne hanno svelato gli aspetti controversi. Il 13 Maggio, una delegazione di politici si é recata presso l’esposizione per far presente agli organizzatori che eventi come ITEC non sono benvenuti in Belgio.
ITAC
Il fiorente business della guerra
L’arte della guerra é diventata sempre più complessa. L’uso delle armi richiede un preciso e intenso addestramento. Compagnie come BAR Systems, Raytheon, SAAB e Boeing non producono solo armi, ma offrono anche gli strumenti tecnologici per l’addestramento e la simulazione necessari per imparare ad utilizzarle. ITEC espone diversi tipi di prodotti che vanno dai simulatori di aerei ed elicotteri da combattimento, dai dispositivi per la preparazione ai conflitti a fuoco fino a sistemi di comando e controllo che riproducono situazioni di guerra, consentendo al militare l’esercitazione. ITEC non é solo un’esposizione, ma é anche un importante occasione per gli addetti ai lavori per stringere importanti contatti nel settore.

Vredesactie sotto copertura
Il 12 Maggio, il primo giorno dell’evento, alcuni attivisti di Vredesactie hanno visitato ITEC per condurre alcune ricerche sotto copertura. Gli organizzatori erano preparati a possibili proteste e all’arrivo di ospiti non invitati. Ad alcuni dei ricercatori, nonostante la regolare registrazione per la partecipazione all’esposizione effettuata nei giorni precedenti, é stato negato l’accesso sulla base dei risultati di alcune ricerche preventivamente svolte dagli organizzatori per cui alcuni nomi sono stati inseriti nella lista di visitatori non graditi. Altri sono riusciti ad entrare, ma sono stati poi allontanati durante la loro visita. Tuttavia, la maggior parte dei ricercatori é riuscita a superare i controlli di sicurezza dell’entrata e a raccogliere importante materiale audio e video. Hanno visitato gli stand, parlato con gli espositori, provato diversi simulatori, rivelando cosi’ diverse informazioni scioccanti.
Secondo Inez Louwagie, ricercatrice di Vredesactie, « queste aziende forniscono la tecnologia e i software che gli eserciti utilizzano per pianificare le loro operazioni e per addestrare all’uso delle armi. Rendono la guerra possibile. Le bombe vengono sganciate altrove, ma la guerra comincia qui. »
Clicca qui per un videoreportage sull’azione (in inglese)
Collegamenti controversi
Molte delle aziende che hanno partecipato ad ITEC producono strumenti utilizzati in interventi militari controversi e traggono profitto dagli accordi stretti con gli eserciti. Queste forniscono la tecnologia che permette agli Stati di combattere le guerre e di violare il diritto internazionale umanitario, contribuendo alla proliferazione delle armi nucleari.
Boieng produce un simulatore per addestrare a sganciare razzi Hellfire dagli elicotteri da guerra Apache. I razzi Hellfire (a destra) sono ampiamente utilizzati dall’esercito israeliano e sono stati frequentemente usati anche dall’esercito statunitense in Iraq e Afghanistan, provocando decine di vittime civili.

Un’altra azienda sospetta, Lockheed Martin, fornisce simulatori dei i suoi aerei da combattimento F16. Gli F16I (nella foto) sono stati progettati specialmente per la forza aerea israeliana. Detti anche “Soufa” (tempesta), questi aerei sono stati utilizzati nell’ultima offensiva israeliana su Gaza e nei conflitti in Libano nel 2006 e in Siria nel 2007. Presagis, un’altra azienda ospite di ITEC, ha sviluppato software e tecnologia per l’addestramento con gli F16. L’esercito israeliano utilizza anche programmi di addestramento basati su un software sviluppato da Ternion, altra azienda presente ad ITEC.

CUBIC Defense Application sviluppa software utilizzati presso MATBAT-B, una parte dello Tze’elim Training Base, un centro di addestramento militare multidisciplinare che si trova deserto del Negev, nel sud di Israele. L’attività di MATBAT-B si basa su un sistema progettato da CUBIC. Secondo un ufficiale israeliano, l’addestramento in questione dimostra il suo valore aggiunto ogni giorno nelle operazioni in corso nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

La protesta dei politici
Il 13 Maggio, una delegazione di politici invitata da Vredesactie si é recata presso ITEC. Lo scopo della visita di parlamentari e rappresentanti del partito dei Verdi dei Socialdemocratici era quello di visitare ITEC per sapere di più sulla natura dei prodotti e dei servizi offerti, ma non é stato premesso loro di entrare. Solo dopo aver insistito a lungo, i politici sono stati ricevuti dall’Ammiraglio John Tolhurst, presidente della Clarion Defence and Security Ltd, la società inglese organizzatrice dell’esposizione. La delegazione ha fatto presente che le esposizioni di armi, in accordo con una risoluzione votata nel 1995 dal Senato belga, sono, da un punto di vista etico e politico, non benvenute in Belgio. La risoluzione era stata approvata in risposta ad un’altra esposizione di armi che, come ITEC, era stata organizzata in un edificio pubblico.

ITEC: un’esposizione già contestata
ITEC è stata organizzata per la prima volta nel Regno Unito nel 1990. Successivamente altri paesi quali Singapore, Hong Kong, Francia, Svizzera, Lussemburgo, Germania e Paesi Bassi hanno ospitato l’esposizione. In ogni occasione, ITEC é stata contestata da organizzazioni pacifiste e politici

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