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Un ordine del giorno in Senato a favore del fondo per lo sminamento umanitario.

Fonte: Campagna Italiana contro le Mine - 27 aprile 2009

Mina antipersona Con voto unanime, mercoledì 22 aprile, il Senato ha votato un ordine del giorno a firma Contini (Pdl), Amati (Pd), Torri (Lega), Caforio (Idv) e Fosson (Udc), che impegna il governo ad adoperarsi per reperire risorse in favore dello sminamento umanitario di cui alla legge 7 marzo 2001, n. 58 ed inoltre impegna il Governo a ratificare in tempi brevi il Trattato di Oslo per la messa al bando delle bombe a grappolo, permettendo all'Italia così di essere tra i primi 30 paesi che consentiranno la sua entrata in vigore.

Il Fondo per lo sminamento umanitario istituito nel 2001 finanzia, secondo le linee guida della Convenzione di Ottawa, le attività di mine action come la bonifica umanitaria, l’educazione delle popolazioni civili al rischio mine ed ordigni inesplosi, l’assistenza alle vittime e le attività l’universalizzazione del Trattato di Ottawa. I progetti sostenuti in questi anni in Bosnia, Yemen, Mozambico, Angola e Afganistan hanno ottenuto ottimi risultati, ma il fondo è stato tagliato nella sua dotazione di anno in anno sino all’azzeramento totale dell’ultima finanziaria.

L’azzeramento del fondo ha suscitato le critiche delle ONG e della società civile anche alla luce degli impegni sottoscritti dell’Italia alla Convenzione di Oslo per la messa al bando delle cluster bombs con la firma del Sottosegretario Vincenzo Scotti del 3 dicembre 2008 ad Oslo. Durante la discussione della finanziaria numerosi sono stati gli appelli per mantenere il fondo, tra cui quello del Premio Nobel per la Pace Jody Williams, quello del network mondiale delle vittime e della Campagna Internazionale per la messa al bando delle mine, lanciati all’indirizzo del Premier Berlusconi.

“La Convenzione sulle bombe cluster e la già ratificata Convenzione sui diritti delle persone con disabilità rappresentano insieme al Trattato di Ottawa un continuum di impegni che si rafforzano a vicenda ed è contraddittorio firmare questi Trattati ,e non solo non predisporre un dovuto aumento delle risorse dedicate, ma invece addirittura azzerarle.” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le mine.

“In questo quadro ci appare davvero di grande valore l’interesse dimostrato da alcuni Senatori di diversi schieramenti e concretizzatosi nel recente ordine del giorno votato all’unanimità. Speriamo però che a sei mesi dall’inizio del nuovo anno,- continua Schiavello - questo serva realmente a trovare i fondi per continuare le attività sostenute dal Fondo 58, e che nel 2010 saranno definitivamente interrotte proprio per mancanza di copertura finanziaria.”(…) “Non bisogna dimenticare che dal 30 novembre al 4 dicembre 2009 si terrà a Cartagena – Colombia la II conferenza di revisione della Convezione di Ottawa, in questa occasione l’Italia rischia di risultare poco credibile nel suo impegno a favore del disarmo umanitario e del sostegno alle vittime.

Per aiutare davvero - conclude Schiavello - non bastano le firme e neanche soltanto gli accordi di principio, servono i fondi.”

Note: Maggiori informazioni al sito della campagna www.campagnamine.org
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