ControllArmi

ControllArmi

RSS logo

Traffico di armi nucleari, la Cia nel mirino del NYT

Fonte: Corriere Canadese online - 26 agosto 2008

La Cia sarebbe direttamente coinvolta in un caso di contrabbando internazionale di armi nucleari che faceva capo a una famiglia di ingegneri svizzeri. Secondo quanto riportato ieri dal New York Times, che cita fonti interne all’amministrazione Bush, i servizi segreti americani avrebbero pagato 10 milioni di dollari in quattro anni ad una famiglia svizzera accusata di legami con il pakistano Abdul Qadeer Khan, noto pioniere del contrabbando di armi atomiche in Libia, Iran e Corea del Nord.
Secondo il New York Times, la Cia avrebbe ordinato al governo svizzero di distruggere i file riguardanti una famiglia di ingegneri svizzeri non tanto per evitare che i disegni di ordigni nucleari andassero nelle mani di terroristi, quanto per “insabbiare” il caso. Il giornale scrive che l’ingegnere Friedrich Tinner e i suoi figli Urs e Marco sono stati per anni in rapporti con i servizi americani, una sorta di spie svizzere assoldate dalla Cia per creare problemi all’interno delle rete clandestina del trafficante internazionale pakistano Khan. La rete di Khan è stata effettivamente smantellata grazie a più operazioni segrete considerate un successo da parte dell’intelligence americana.
Proprio per questo la Cia - riporta il New York Times - ha esternato soddisfazione per la distruzione da parte del governo svizzero di documenti compromettenti. I Tinner non si pronunciano sull’argomento.
Asserragliati nella loro casa di Haag, al confine svizzero col Liechtenstein, declinano ogni intervista. Friedrich Tinner, 71 anni, iniziò a collaborare con Khan negli anni Settanta aiutandolo a sviluppare le centrifughe che hanno prodotto carburante per l’arsenale nucleare pachistano (da 50 a 100 testate) e il programma segreto della Libia negli anni Novanta. Nel 2000 il figlio Urs Tinner fu arruolato dalla Cia, e iniziò a lavorare come “talpa” dall’interno, coinvolgendo anche gli altri membri della famiglia. Un contratto firmato con la Cia da Marco Tinner è datato 21 giugno 2003.
Furono i Tinner, tra l’altro - scrive il New York Times - che permisero che venisse alla luce il programma nucleare iraniano e che contribuirono attivamente al sabotaggio di 50 centrifughe in Iran, rallentando così l’intero programma nucleare di Teheran. A capire che questi diversi episodi di sabotaggio avevano una matrice comune furono gli ispettori internazionali. Successive indagini hanno permesso poi di risalire fino ai Tinner e ai loro contatti con la Cia. Il New York Times riporta che ai Tinner la Cia ha pagato almeno 10 milioni di dollari. La decisione del presidente della Confederazione elvetica Couchepin di acconsentire alla distruzione dei file sulla rete di Khan ha suscitato proteste e sospetti in Svizzera perché la «lunga mano della Cia» avrebbe compromesso la storica neutralità della Svizzera.

Note: Articolo al link http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=78237
.