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Nelle mani sbagliate

Secondo la Turchia, le armi degli Usa in Iraq sono arrivate anche ai curdi del Pkk
Alessandro Ursic
Fonte: Peacereporter - 16 settembre 2007

L'arsenale dei ribelli separatisti curdi del Pkk è di fabbricazione russa, come ha potuto constatare PeaceReporter in un recente viaggio nella zona. Ma secondo la Turchia, i curdi ora maneggiano anche armi statunitensi, probabilmente parte delle circa 190.000 date all'esercito iracheno – un terzo del totale consegnato tra il 2004 e il 2005 – ma misteriosamente non più rintracciabili da Washington. In un periodo in cui le forze armate turche hanno minacciato più volte di bombardare le postazioni dei ribelli curdi nel nord dell'Iraq, con Ankara ad accusare gli Usa di non fare abbastanza per contrastarli, la scoperta ha alimentato la tensione tra i due alleati.

Il primo a parlare di armi Usa in mano al Pkk, che di fatto si è ricavato un territorio autonomo nel nord dell'Iraq governato dai curdi, è stato l'allora ministro degli esteri turco (ora presidente) Abdullah Gul, lo scorso 19 luglio, dopo che l'esercito aveva catturato un gruppo di ribelli in un'operazione nel sud-est del Paese. “Quando abbiamo controllato l'origine delle armi sequestrate, abbiamo notato che sono le stesse date all'esercito iracheno”, ha detto Gul, “e abbiamo chiesto chiarimenti agli americani”. Washington ha risposto inviando in Iraq una squadra di investigatori del Pentagono, ma finora i risultati delle loro indagini non sono stati ancora resi pubblici. E la Turchia è già tornata alla carica, sostenendo di aver trovato “dalle decine alle centinaia” di armi americane anche tra quelle usate in casi di omicidi e altri crimini.

Note: Articolo al link http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=2&ida=&idt=&idart=8716
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