Ancona, esplosivo e armi su tir turchi per la Grecia: sventato rischio strage sul traghetto Europa Palace
Un tir turco diretto in Grecia con 28 tonnellate di esplosivo e munizioni a bordo è stato bloccata oggi sul porto di Ancona mentre era pronto a imbarcarsi su un traghetto per Patrasso. Il sequestro del carico ha messo fine a un traffico illegale che durava da tempo, con rischi enormi per la sicurezza dei passeggeri della nave: nel caso di un'esplosione a bordo le imbarcazioni sarebbero infatti affondate. Per avere una idea del rischio, oggi ad esempio, sul traghetto Europa Palace viaggiavano 294 passeggeri.
Con il blocco del tir carico di armi, ha portato anche al fermo dell'autista turco del mezzo, si è conclusa una lunga indagine che ha fatto luce sulle modalità con cui grossi quantitativi di esplosivo arrivavano in Turchia, eludendo le restrizioni imposte dalla normativa internazionale in materia di trasporto di merci pericolose. Anche il carico sequestrato oggi, come in altre occasioni, era stoccato su un tir che ufficialmente trasportava "merci varie", e poteva dunque imbarcarsi sui traghetti passeggeri. Dalla Grecia i camion raggiungevano poi via strada la Turchia.
L'escamotage consentiva agli spedizionieri di risparmiare molti soldi: non dovevano infatti far ricorso a camion specializzati Adr (Accord dangereux par route), né a navi speciali per il trasporto di esplosivi. I trasporti illeciti, sottolinea il comandante della Capitaneria di porto di Ancona Antonio Pasetti, che ha coordinato l'indagine, «hanno messo a gravissimo repentaglio la sicurezza delle navi e l'incolumità dei passeggeri, dal momento che la legge vieta in maniera categorica il trasporto promiscuo di passeggeri e merci esplosive».
Le indagini verranno ora estese anche ad altri porti che collegano l'Italia all'altra sponda dell'Adriatico.