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Agenzie di Credito all’Esportazione e commercio di armi

Una ricerca evidenzia il ruolo delle agenzie a controllo pubblico europee nel facilitare la vendita di armamenti
Fonte: Osservatorio Finanza - 19 luglio 2007


Lo European Network Against Arms Trade - ENAAT, la Rete europea contro il commercio di armi che riunisce diverse Ong attive in questo settore, ha pubblicato una ricerca per evidenziare i rapporti tra Agenzie di Credito all'Esportazione - ACE e il commercio di armi.

Le ACE sono agenzie a controllo pubblico o pubblico privato - l'italiana SACE è al 100% di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il cui scopo principale è quello di assicurare le imprese di un Paese nelle loro operazioni di import - export.

Nella ricerca viene evidenziato come le organizzazioni internazionali che si occupano delle ACE, a partire dall'Unione europea e dall'OCSE, escludono completamente il settore militare e della difesa da qualunque forma di trasparenza o regolamentazione.

Questo permette a molte imprese attive in questi settori di ottenere la copertura delle ACE per operazioni destinate a Paesi poveri o fortemente indebitati senza adeguati controlli.

Gli estensori della ricerca reputano necessario e urgente che i Paesi europei aggiornino le normative riguardanti le ACE per adeguarle almeno alle richieste contenute nel Codice di Condotta europeo sull'export di armi - European Code of Conduct on Arms Exports - in particolare in materia di restrizioni, di trasparenza e di obblighi di comunicazione.

Nella ricerca viene evidenziato che, mentre il commercio di armi rappresenta il 2% delle esportazioni europee, tra il 20 e il 30% delle operazioni garantite dalle ACE riguardano questo stesso settore. La trasparenza è assolutamente insufficiente anche per quanto riguarda le commissioni garantite agli intermediari - commissioni che spesso possono nascondere tangenti e corruzione.

Oltre alle dirette minacce legate alla vendita di armi, i crediti all'esportazione in questo settore contribuiscono in maniera sostanziale al debito estero di Paesi poveri e già fortemente indebitati, e rappresentano un caso evidente di “spesa improduttiva”.

A causa delle potenziali enormi violazioni sui diritti umani legate all'esportazione di armi, la posizione dell'ENAAT è quella di chiedere una completa esclusione del settore militare e della difesa dalle operazioni e dalle coperture delle Agenzie di Credito all'Esportazione.

Note:
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