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Lisa Clark da Vienna

Il giorno delle ONG alla conferenza preparatoria sul Trattato di Non proliferazione nucleare

Lisa Clark


Ed e´ arrivato anche il nostro giorno!
Alle 10, nella Sala della Plenaria, le delegazioni degli Stati non sono numerosissime, ma neanche poche. A occhio direi un centinaio di persone sui 400 delegati della Conferenza al completo. (Gli italiani ci sono tutti e 4). Gran parte dei Paesi europei, pure.

Jennifer Nordstrom, che ci coordina, da´ le ultime istruzioni su come muoversi, cambiare di posto, ecc. visto che l´organizzazione ci ha fornito solo 3 microfoni fissi e il nostro discorso sara´ presentato da 18 persone diverse. La cosa strana (come anche a New York, del resto) e´ che parliamo dai nostri posti assegnati, senza andare alla Presidenza cioe´. Quindi, parliamo alle schiene di tutti i delegati dall´Afghanistan alla Giordania (Jordan); e voltando invece le spalle alle delegazioni dal Kenya al Venezuela.

Il Presidente, l´ambasciatore Amano, annuncia che tutta la mattina sara´ dedicata ad ascoltare gli interventi della comunita´ delle ONG, "che in tutti questi anni ci hanno aiutato cosi´ tanto con i loro documenti, con i loro stimoli, con la loro compëtenza."´

Comincia Tanaka Terumi, segretario generale di Hidankyo, associazione degli Hibakusha. A lui, 84enne sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima, e´ concesso di parlare in giapponese. La traduzione simultanea nelle sei lingue ufficiali funziona bene ... e la grande sala sta in rispettoso silenzio. Un forte e sentito applauso accoglie le sue ultime parole. Mai, in questa sala, durante i precedenti due giorni di dibattito, avevo sentito un applauso. Cominiciamo bene.

Il nostro (lungo, lunghissimo) intervento e´ stato scritto con un percorso di scrittura collettiva di oltre due mesi e raccoglie le competenze e le esperienze di attivisti ed esperti di tutto il mondo. Il testo si trova su www.reachingcriticalwill.org
I giovani concludono il loro intervento ricordando che sempre nella storia dell´umanita´ si e´ dovuto aspettare una catastrofe con milioni di morti prima di fare un drastico cambiamento di rotta. Chiedono che questa volta non si debba aspettare la tragedia.
Il testo ripercorre tutte le tappe della lotta internazionale per eliminare le bombe atomiche dal mondo. Sottolineando gli alti e i bassi. Un utilissimo compendio per chi voglia studiare cosa e'successo e trovare ispirazione per lavorare meglio nel futuro.

Lungo, dicevo. Dura in tutto oltre due ore e mezzo. Ma la presenza delle delegazioni in sala non diminuisce. Purtroppo rimane poco tempo per le domande da parte degli Stati. Solo NOrvegia e Svezia riescono a intervenire, ringraziando e chiedendo al Presidente di permettere la presenza delle ONG a tutte le sessioni, anche a quelle denominate chiuse. Staremo a vedere. Ma il loro apprezzamento ci fa piacere.

Nel resto della giornata, interessanti sessioni della societa´ civile su Energia e sull´ Articolo 9 della Costitutzione del Giappone (come il nostro art. 11). Vi raccontero´ a parte....

Alla fine della giornata, ricevimento offerto a tutti (si´ anche a noi) dal Ministero degli Esteri austriaco. Ma, alle 20, non c´e´ ancora l´Ordine del giorno .... Quindi si profila il rischio dell'nnullamento delle sessioni di domani ...

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