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Le armi scoperte nelle campagne del palermitano utilizzate nei crimini degli anni '90

Mafia, sequestrato arsenale a Partinico. A Messina 23 arresti per usura e droga

29 marzo 2007 - Francesco Vignarca


Trovato in Sicilia un importante arsenale della mafia. Le armi, perfettamente funzionanti, erano nascoste in una casa vicino a Partinico.

L'operazione è stata condotta nella note. Quasi contemporaneamente, nel messinese sonbo state arrestate 23 persone, che facevano parte di due gruppi criminali che operavano in città e nella fascia ionica della provincia: uno era dedito all'usura e alle estorsioni, l'altro all'utilizzo dei proventi per finanziare il traffico di armi e di droga.

L'arsenale. L'operazione a Partinico è stata condotta dai poliziotti della Squadra mobile del capoluogo siciliano e dagli investigatori della Direzione centrale anticrimine della polizia di Stato - Servizio polizia scientifica di Roma. Nel corso della notte i poliziotti, coordinati dal procuratore aggiunto, Alfredo Morvillo e dal sostituto procuratore Francesco Del Bene, hanno effettuato decine di perquisizioni tra Palermo, Partinico e altri centri del jatino.

In una intercapedine in muratura, ricavata nel vano di un immobile già in uso a un esponente mafioso indagato negli negli anni Novanta e morto recentemente, gli investigatori hanno trovato fucili calibro 12, mitragliatori e centinaia di munizioni. Le armi sono in ottime condizioni e sarebbero state usate per azioni criminali negli anni '90.

Messina. L'operazione di Messina, che ha avuto come esito l'arresto di 23 persone, ha visto impegnati oltre 200 carabinieri del comando provinciale. Tra le vittime delle due organizzazioni un grosso imprenditore edile costretto a corrispondere denaro a un tasso d'usura anche dopo avere estinto il debito, fino a che è stato prosciugato tutto il suo patrimonio. Sequestrato nel corso del blitz anche un chilo di eroina e hashish.

Note:
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