ControllArmi

ControllArmi

RSS logo

Mozambico, esplode arsenale per il caldo almeno 83 morti nella capitale Maputo

Le esplosioni sono iniziate alle 16.30 di ieri. Chiuso per ore il vicino aeroporto
Il deposito conteneva almeno 20 tonnellate di bombe, mine e munizioni
Fonte: Repubblica.it - 23 marzo 2007


E' salito ad almeno 83 morti e oltre 360 feriti, il bilancio ufficiale della serie di esplosioni che ieri si è verificata a Maputo nel più grande deposito di armi e munizioni del Mozambico, nei pressi dell'aeroporto internazionale della capitale, devastando la vicina bidonville di Magoanine.

Le esplosioni di bombe, mine e munizioni, tra cui proiettili di grosso calibro e razzi, sono iniziate alle 16.30 di ieri, probabilmente a causa dell'ondata di forte caldo, e non è cessata che verso le 21.30 locali. Contemporaneamente si è levata dai magazzini una grande e scura colonna di fumo. Scesa la notte i boati sono continuati, ma con minore intensità e frequenza. Per tutta la giornata le notizie sono state frammentarie e nessuno ha potuto avvicinarsi. La zona dell'arsenale, prossima all'aeroporto, è circondata da un barrio di povere case densamente popolato. La televisione ha mostrato immagini di gente che correva per mettersi in salvo e l'arrivo delle ambulanze negli ospedali.

Le strutture sanitarie, secondo fonti mediche, ora sarebbero "strapiene". La televisione ha fatto vedere immagini molto crude, tra le altre quelle di feriti che non avevano più gli arti inferiori. Le autorità attraverso la radio hanno chiesto agli abitanti dell'area interessata dall'evento di non uscire dalle case e ha imposto il coprifuoco per evitare fenomeni di sciacallaggio. Il presidente Armando Guebuza ha interrotto una visita ufficiale in Sudafrica e ha rivolto ai suoi connazionali un messaggio televisivo per invitarli a mantenere la calma. "Il nostro esercito sta cercando di riprendere il controllo della situazione" ha assicurato.

Nell'arsenale - secondo la tv - erano custodite oltre 20 tonnellate di materiale esplodente. Ma secondo l'inviato delle Nazioni Unite in Mozambico, Miguel Barreiro "ne contiene migliaia di tonnellate". L'entità delle esplosioni e l'onda d'urto è stata tale che sono andati in frantumi i vetri delle abitazioni di varie zone della città. Un vetro rotto anche all'ambasciata d'Italia che dista ben 14 chilometri dall'arsenale. Sono state bloccate le vie d'accesso a tutta la zona e bloccata la ferrovia che per un tratto passa vicino all'aeroporto. Lo scalo aereo è stato chiuso ma poi riaperto in serata. Difficoltose le comunicazioni telefoniche.

Tutta la città è nel caos, soprattutto per lo spostamento ingente di popolazione dal quartiere vicino all'arsenale, che la polizia riesce a gestire con difficoltà. Dalla nostra sede diplomatica fanno sapere che tra i feriti non ci sarebbe nessuno dei 350 italiani residenti a Maputo.

Fonti ufficiali mozambicane hanno reso noto che sulle cause del disastro "tutte le ipotesi vengono prese in considerazione, ma quella dell'incidente è considerata la più plausibile". All'arsenale di Maputo si verificò un incidente di portata più limitata qualche mese fa e un altro molto grave una ventina di anni fa.

Note:
.