No alle atomiche, No al 'Dal Molin'
Com'è noto, i cinque 'attori' chiedono l'immediata rimozione delle 50 atomiche presenti nella Base Usaf di Aviano, argomentando che esse sono lì dislocate in violazione del Trattato di Non Proliferazione (TNP), firmato sia dall'Italia che dagli USA, e che tale presenza è fonte di rischio, perché espone il territorio circostante a possibili attentati o ritorsioni.
L'obiettivo è quello di saldare insieme questa azione legale con la mobilitazione popolare che sta crescendo intorno alla decisione governativa di concedere il nullaosta alla costruzione di una nuova base militare a Vicenza.
Per questo, il comitato "Via le Bombe", nato già l'anno scorso con lo scopo di intervenire nella causa in rappresentanza di tutti quei cittadini che rifiutano la presenza di armi nucleari sul proprio territorio, intende rilanciare nelle prossime settimane la raccolta di adesioni al comitato stesso.
Al contempo, in segno di solidarietà con la popolazione vicentina, i pacifisti pordenonesi hanno deciso di attuare un digiuno a staffetta, chiedendo non solo che il governo ritiri il proprio nullaosta alla nuova Base, ma che apra un serio confronto anche rispetto alle Basi esistenti, alla loro funzione e ai loro costi (non solo monetari...).
Il digiuno inizierà venerdì 26 gennaio, con Carlo Mayer, seguito dagli altri 'attori' (nell'ordine, Michele Negro, Monia Giacomini, Tiziano Tissino e Giuseppe Rizzardo) e poi da quanti vorranno aderire all'iniziativa. L'elenco dei digiunanti sarà pubblicato quotidianamente sul sito www.vialebombe.org, dove sarà anche possibile registrarsi per segnalare la propria intenzione di digiunare, indicando in che giorni.
Il Comitato "Via le Bombe" sarà inoltre presente alla manifestazione in programma a Vicenza per il prossimo 17 febbraio.
Fonte: www.vialebombe.org