La conferenza stampa di Control Arms a Roma
Mai più 1000 morti al giorno
Ecco le voci ed i volti che spingono anche il nostro governo ad una regolamentazione del commercio internazionale di armi
Massimo Paolicelli
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 27 giugno 2006
Si è svolta oggi 27 giugno, presso la sede della Provincia di Roma, la Conferenza stampa della campagna “Control arms” in occasione della Conferenza ONU sul tema del commercio di armi. Il momento è stato importante in quanto costituisce il culmine della mobilitazione italiana della campagna mondiale Control Arms.
In occasione di questo momento, sono stati presentati alcuni dati relativi all'ambito italiano (a cura di Archivio Disarmo) e la traduzione nella nostra lingua di un rapporto IANSA sulla pericolosa diffusione delle armi leggere.
Ecco una sintesi degli interventi:
Massimo Paolicelli, Rete Italiana per il Disarmo
“Ieri è iniziata a New York la Conferenza ONU sul controllo dei traffici delle armi leggere. La campagna “Control arms”, promossa a livello internazionale da IANSA, OXFAM ed AMNESTY INTERNATIONAL, per sollecitare l’approvazione di un Trattato internazionale sul controllo dei traffici delle armi leggere ha consegnato oltre un milione di foto che ritraggono i volti dei cittadini del mondo (sono stati coinvolti oltre 70 paesi), che chiedono di mettere fine al commercio indiscriminato di armi. In Italia, la campagna promossa da RETE ITALIANA PER IL DISARMO (un network di trenta associazioni) ed AMNESTY ITALIA, mobilitando oltre 300 realtà locali, ha raccolto 40.000 foto, di cui oltre 300 di persone famose. Dal mondo dello spettacolo (Edoardo Bennato, Alex Britti, Jovanotti, Ligabue, Piero Pelù, Fiorella Mannoia, Antonello Venditti, Grillo, Serena Dandini, Fiorello, Sabina Guzzanti) fino a quello della politica (Romano Prodi, Massimo D’Alema, Alfonso Pecoraro Scanio, Fabio Mussi, Pierluigi Bersani). Molti amministratori locali tra cui il sindaco di Roma Walter Veltroni ed il Presidente della Provincia Enrico Gasbarra. Non a caso siamo ospitati dalla Provincia di Roma che per tutta la durata della conferenza ONU ospiterà le opere d’arte realizzate per la campagna da Oliviero Toscani e Luigi Mulas, oltre alla mostra fotografica sulle armi leggere”.
Adriano Labbucci, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma
Ha illustrato la mozione con la quale la Provincia di Roma sostiene la campagna “Control arms” evidenziando con soddisfazione la parte del testo che “impegna la Provincia di Roma a respingere tutte le eventuali collaborazioni con aziende ed istituti di credito notoriamente implicate nel commercio internazionale di armi”.
Riccardo Troisi Rete di Lilliput
Ha presentato il rapporto IANSA che si può scaricare dal sito www.disarmo.org e di cui si può trovare la sintesi in allegato.
Fabrizio Battistelli, Archivio Disarmo
Ha illustrato la ricerca condotta in questi mesi dall'Archivio Disarmo e relativa alla diffusione in tutto il mondo delle armi leggere "made in Italy". Le prime conclusioni del dossier sono illustrate in questo articolo http://www.disarmo.org/rete/articles/art_17029.html
Gino Barbato di Amnesty Italia ha intervistato Sauro Scarpelli, Amnesty International, in collegamento da New York
“La campagna ha portato davanti al Palazzo delle Nazioni Unite un monumento di un Kalashnikov alto sette metri costruito simbolicamente con i danni prodotti nel mondo dalle armi leggere. Da li sono partiti gli scatoloni che contenevano il milione di foto consegnate al segretario dell’ONU Kofi Annan. Annan nel suo discorso introduttivo alla conferenza ha fatto riferimento alla campagna anche chiedendo agli Stati membri controlli più stringenti sulle armi. Ieri ed oggi, si saranno i discorsi di apertura dei Governi, in serata dovremmo avere il testo base del documento finale. Se da una lato registriamo il forte impegno dell’Austria per l’Unione Europea, del Canada, del Messico e dello Sri Lanka, dalla’altro registriamo la forte opposizione degli Stati Uniti, Cina, Russia, Pakistan ed India. Un aspetto positivo è il flop della manifestazione organizzata dopo la nostra dalla lobby americana sulle armi, che ha visto una bassissima partecipazione”.
Alex Zanotelli, missionario comboniano
“Voglio ringraziare i 40.00 volti, perché metterci la faccia su un tema importante e delicato come il commercio delle armi è importante. Dobbiamo far di tutto perché la conferenza ONU raggiunga risultati positivi. Come missionario porto la testimonianza di un’Africa che gronda sangue a causa delle armi leggere. Sia per l’uso diretto, basti pensare ai 4 milioni di morti della guerra in Congo, sia per quelli indiretti legati alla povertà che il commercio delle armi crea. Con forza chiedo che l’Italia si doti di una legge sulle armi leggere al livello della 185/90 per quelle da guerra. Chiedo inoltre che si avvii al più presto una commissione parlamentare d’inchiesta sulle armi leggere”.
Nelle foto: la conferenza stampa e le opere d’arte di Oliviero Toscani e Luigi Mulas esposte a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.
In occasione di questo momento, sono stati presentati alcuni dati relativi all'ambito italiano (a cura di Archivio Disarmo) e la traduzione nella nostra lingua di un rapporto IANSA sulla pericolosa diffusione delle armi leggere.
Ecco una sintesi degli interventi:
Massimo Paolicelli, Rete Italiana per il Disarmo
“Ieri è iniziata a New York la Conferenza ONU sul controllo dei traffici delle armi leggere. La campagna “Control arms”, promossa a livello internazionale da IANSA, OXFAM ed AMNESTY INTERNATIONAL, per sollecitare l’approvazione di un Trattato internazionale sul controllo dei traffici delle armi leggere ha consegnato oltre un milione di foto che ritraggono i volti dei cittadini del mondo (sono stati coinvolti oltre 70 paesi), che chiedono di mettere fine al commercio indiscriminato di armi. In Italia, la campagna promossa da RETE ITALIANA PER IL DISARMO (un network di trenta associazioni) ed AMNESTY ITALIA, mobilitando oltre 300 realtà locali, ha raccolto 40.000 foto, di cui oltre 300 di persone famose. Dal mondo dello spettacolo (Edoardo Bennato, Alex Britti, Jovanotti, Ligabue, Piero Pelù, Fiorella Mannoia, Antonello Venditti, Grillo, Serena Dandini, Fiorello, Sabina Guzzanti) fino a quello della politica (Romano Prodi, Massimo D’Alema, Alfonso Pecoraro Scanio, Fabio Mussi, Pierluigi Bersani). Molti amministratori locali tra cui il sindaco di Roma Walter Veltroni ed il Presidente della Provincia Enrico Gasbarra. Non a caso siamo ospitati dalla Provincia di Roma che per tutta la durata della conferenza ONU ospiterà le opere d’arte realizzate per la campagna da Oliviero Toscani e Luigi Mulas, oltre alla mostra fotografica sulle armi leggere”.
Adriano Labbucci, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma
Ha illustrato la mozione con la quale la Provincia di Roma sostiene la campagna “Control arms” evidenziando con soddisfazione la parte del testo che “impegna la Provincia di Roma a respingere tutte le eventuali collaborazioni con aziende ed istituti di credito notoriamente implicate nel commercio internazionale di armi”.
Riccardo Troisi Rete di Lilliput
Ha presentato il rapporto IANSA che si può scaricare dal sito www.disarmo.org e di cui si può trovare la sintesi in allegato.
Fabrizio Battistelli, Archivio Disarmo
Ha illustrato la ricerca condotta in questi mesi dall'Archivio Disarmo e relativa alla diffusione in tutto il mondo delle armi leggere "made in Italy". Le prime conclusioni del dossier sono illustrate in questo articolo http://www.disarmo.org/rete/articles/art_17029.html
Gino Barbato di Amnesty Italia ha intervistato Sauro Scarpelli, Amnesty International, in collegamento da New York
“La campagna ha portato davanti al Palazzo delle Nazioni Unite un monumento di un Kalashnikov alto sette metri costruito simbolicamente con i danni prodotti nel mondo dalle armi leggere. Da li sono partiti gli scatoloni che contenevano il milione di foto consegnate al segretario dell’ONU Kofi Annan. Annan nel suo discorso introduttivo alla conferenza ha fatto riferimento alla campagna anche chiedendo agli Stati membri controlli più stringenti sulle armi. Ieri ed oggi, si saranno i discorsi di apertura dei Governi, in serata dovremmo avere il testo base del documento finale. Se da una lato registriamo il forte impegno dell’Austria per l’Unione Europea, del Canada, del Messico e dello Sri Lanka, dalla’altro registriamo la forte opposizione degli Stati Uniti, Cina, Russia, Pakistan ed India. Un aspetto positivo è il flop della manifestazione organizzata dopo la nostra dalla lobby americana sulle armi, che ha visto una bassissima partecipazione”.
Alex Zanotelli, missionario comboniano
“Voglio ringraziare i 40.00 volti, perché metterci la faccia su un tema importante e delicato come il commercio delle armi è importante. Dobbiamo far di tutto perché la conferenza ONU raggiunga risultati positivi. Come missionario porto la testimonianza di un’Africa che gronda sangue a causa delle armi leggere. Sia per l’uso diretto, basti pensare ai 4 milioni di morti della guerra in Congo, sia per quelli indiretti legati alla povertà che il commercio delle armi crea. Con forza chiedo che l’Italia si doti di una legge sulle armi leggere al livello della 185/90 per quelle da guerra. Chiedo inoltre che si avvii al più presto una commissione parlamentare d’inchiesta sulle armi leggere”.
Nelle foto: la conferenza stampa e le opere d’arte di Oliviero Toscani e Luigi Mulas esposte a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.


Note:
Allegati
- sintesi report iansa (177 Kb - Formato pdf)
Il documento è in formato PDF, un formato universale: può essere letto da ogni computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader". Per salvare il documento cliccare sul link del titolo con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome" (PC), oppure cliccare tenendo premuto Ctrl + tasto Mela e scegliere "Salva collegamento come" (Mac).