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Basi Militari

Lettera aperta a Illy: "per una Regione di Pace"

Fonte: Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia - 24 novembre 2005


Da questa Terra di confine più volte distrutta dalla guerra; che nutre fiducia in un futuro di pace e convivenza tra popoli, lingue, religioni, Le rivolgiamo il seguente appello.

Signor Presidente, considerato che

* le armi di distruzione di massa continuano ad essere la più grave minaccia alla sopravvivenza della specie umana e del pianeta, mentre sottraggono alla finanza pubblica risorse per occupazione, ambiente, infrastrutture, sociale e sanità;
* la tendenza di molti Governi è ancora legata al rinnovamento o all'incremento degli arsenali atomici, mentre l'opinione pubblica mondiale si esprime nettamente per la messa al bando delle Armi di Distruzione di Massa;
* l'Italia ha rinunciato all'atomica col Trattato di Non-Proliferazione nucleare, pur ospitando secondo fonti autorevoli e mai smentite, in palese violazione del Trattato, 50 bombe nella base Usaf di Aviano e 40 nella base italiana di Ghedi;
* da più parti è emersa l'esigenza d'informare i cittadini sulla presenza nel porto di Trieste (e in quello Sloveno di Capodistria) di navi a rischio nucleare; e di rendere noti i Piani di protezione civile in caso di incidente, come previsto dalla legge e dalle direttive europee. Richiesta avanzata anche per il comprensorio pordenonese di Aviano;
*il nuovo Statuto regionale recita : “Il Friuli Venezia Giulia persegue una politica di pace e di dialogo con tutti i popoli; promuove la cooperazione internazionale; ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; sostiene i processi di moratoria delle Armi di Distruzione di Massa”.

Tutto ciò esposto, con convinzione Le chiediamo:

* di partecipare alla Campagna mondiale "Abolition now" contro le Armi di Distruzione di Massa, insieme ai Sindaci di Hiroshima e Nagasaki; sostenendo l'istituzione di Zone Libere da Armi Nucleari, estese su più di mezzo Pianeta e presenti anche nella nostra Euroregione (Austria);
* di sollecitare il Governo al rispetto degli obblighi Italiani quale 'Paese non nucleare', rimuovendo dallo stato di allerta, separando dai sistemi di lancio, e ritirando ogni bomba atomica dal territorio del Friuli Venezia Giulia;
* di intervenire sul Governo nazionale per escludere il porto di Trieste, dall'elenco dei Porti Italiani a disposizione di navi e sommergibili a propulsione o armamento nucleare, come sostenuto dai candidati Sindaci alle Primarie del Centrosinistra;
* di rinunciare, quale Presidente della Regione, alla carica di Presidente onorario della Base di Aviano, in coerenza con la Costituzione italiana e col nuovo Statuto regionale, causa la presenza sul sito delle Armi di Distruzione di Massa.

per la Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia: Silvia Altran, Alessandro Capuzzo, Lorenzo Croattini, Alessandro De Paoli

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