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Armi: Maddalena, via i sommergibili americani dalla base

I sommergibili americani della base di Santo Stefano, nell' arcipelago della Maddalena, saranno trasferiti fuori dal territorio nazionale della base. A dare l'annuncio e' stato il ministro della dif
Fonte: Vita.it - 22 novembre 2005


Per molti, soprattutto in Sardegna, era una notizia attesa da oltre 30 anni. I sommergibili americani della base di Santo Stefano, nell' arcipelago della Maddalena, saranno trasferiti fuori dal territorio nazionale della base. A dare l'annuncio e' stato il ministro della difesa Antonio Martino dopo l'incontro a Washington con il suo omologo statunitense Donald Rumsfel. Ancora non e' chiaro quando i sommergibili lasceranno la base e dove saranno rischierati. Martino ha per ora parlato di ''tempi e modi che dovranno essere definiti piu' avanti''. Ce n'e' pero' quanto basta per far esultare gli amministratori sardi, primo tra tutti il presidente della Regione Renato Soru. ''E' una cosa fantastica'', e' la sua prima reazione alla notizia che definisce ''la piu' bella degli ultimi tempi''. Ed il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, contento di ''essere stato ascoltato'', confessa che ''nessuno si aspettava una decisione del genere e cosi' presto, nonostante la grande mobilitazione degli ultimi mesi in Sardegna''. Martino ha affidato ad un comunicato del ministero diffuso a Roma la decisione concordata con Rumsfeld, della quale non ha parlato nell'incontro con i giornalisti italiani a Washington dopo il vertice. Ed il ministero ha spiegato che la decisione ''si inserisce nel quadro di ridislocazione delle forze Usa in Europa e conferma che le notizie relative al potenziamento della presenza di sommergibili nucleari Usa alla Maddalena e di un ampliamento della Base erano prive di fondamento e che non e' prevista alcuna cessione di parte o di tutto l'Arsenale alla Us Navy''. A Rumsfeld Martino ha anche voluto esprimere ''tutta la riconoscenza italiana agli Stati Uniti per l'importante presidio di sicurezza che la Base ha rappresentato per oltre un trentennio e per il grande contributo che la sua presenza ha fornito allo stesso sviluppo ed alla crescita economico-sociale dell' area''. E nel colloquio, che ha sancito la decisione condivisa dai due ministri, il titolare della difesa italiano ha anche parlato delle ''istanze regionali'' che a piu' riprese hanno indicato la necessita' di una soluzione per la base Usa. L'annuncio, arrivato a sorpresa, ha intanto fatto innescare un frenetico meccanismo per saperne di piu': Soru ha subito incaricato alcuni collaboratori di recuperare tutte le notizie relative all'incontro tra Martino e Rumsfeld. ''Da 33 anni conviviamo con questo pericolo e mi ero preparato a tempi ben piu' lunghi'', commenta il sindaco Comiti, che vuole adesso ''ragionare a mente fredda'' e mettersi in contatto il prima possibile con il ministero della difesa ''per capire i tempi e i modi del trasferimento''. ''Sara' tutto certamente graduale'', gli fa eco la presidente della Provincia Gallura Pietrina Murrighile anche lei ''felicissima'' per quella che definisce una ''sorpresa particolarmente gradita''. ''Abbiamo condiviso tante cose, a loro - dice riferendosi agli americani - ci ha legato una bella amicizia per 30 anni che vogliamo mantenere anche in futuro, ma ora il nostro territorio deve andare avanti con le sue gambe, in completa autonomia''. Sedi aperte in tutta l'Isola e grandi brindisi per gli indipendentisti dell'Irs di Gavino Sale, che 15 giorni avevano occupato pacificamente proprio la base di Santo Stefano con tanto di ammaina bandiera a stelle e strisce per far sventolare al suo posto quella dei Quattro Mori, simbolo della Sardegna. ''E' una vittoria di tutto il popolo sardo che ha preso coscienza del problema. Oggi fuori gli americani, da domani - lancia la nuova sfida Sale - si deve mettere mano alle basi italiane''.

Note:
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