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Il Congresso tutela la National Rifle Association e vieta le cause da parte delle vittime

Usa, i fabbricanti d´armi saranno protetti per legge

Giampaolo Cadalanu
Fonte: Repubblica - 21 ottobre 2005


Non si può accusare chi fabbrica, chi vende, e nemmeno chi si lascia portar via dai magazzini un fucile, ma solo chi lo usa per commettere crimini: è questo il senso della legge approvata ieri con 283 voti contro 144 alla Camera dei rappresentanti americana. In luglio era stato il Senato a dar via libera alla norma che ora la firma del presidente Bush trasformerà in legge. D´ora in poi negli Usa sarà impossibile agire legalmente contro i fabbricanti di armi quando un loro prodotto viene utilizzato per commettere un delitto.
È uno stop formidabile alla tradizione delle class action, le cause collettive che in passato hanno messo con le spalle al muro corporation del tabacco, grandi aziende dell´auto, colossi farmaceutici. Ma i fabbricanti d´armi sono diversi. Anche George Bush aveva chiarito sin dal principio il suo modo di pensare: «Le nostre leggi devono punire i criminali che usano le armi per commettere delitti, non i fabbricanti rispettosi della legge».
A gioire è soprattutto la potentissima National Rifle Association, la lobby dei fabbricanti, secondo cui la possibilità di portare in giudizio i produttori - e soprattutto di ottenere da loro risarcimenti milionari - avrebbe portato l´intero settore al fallimento. Completamente diverso il giudizio delle organizzazioni che chiedono maggior controllo sulle armi private: per loro il risultato parlamentare è l´ennesima prova della pressione straordinaria che l´Nra può esercitare sul Congresso. «E´ la lobby più coccolata d´America», dice Kristen Rand del Violence Policy Center, che si batte per limitare le vendite ai privati di armi da guerra.
Della stessa opinione buona parte dei media: Dick Meyer, opinionista della Cbs, sottolinea che nessun settore dell´industria ha mai ricevuto un trattamento del genere. Per Newsday, «il Congresso si schiera dalla parte sbagliata, proteggendo l´industria delle armi invece delle vittime della violenza armata». Fra gli elementi ricordati da molti osservatori, il fatto che i "cecchini" di Washington DC avevano compiuto i loro crimini con un fucile "scomparso" dall´inventario di un commerciante troppo distratto.
Ma per la cultura americana il diritto a portare armi, sancito dal Secondo emendamento, è così radicato che persino una multinazionale del petrolio, la Conoco-Phillips, ne ha fatto le spese. Aveva licenziato 12 dipendenti che portavano armi cariche sul luogo di lavoro: dopo di che la Nra ha mobilitato i suoi associati e ha chiamato al boicottaggio della benzina Conoco. E sta "lavorando ai fianchi" le amministrazioni di Stati come Minnesota, Utah e Florida perché seguano l´esempio del Kentucky e garantiscano per legge il diritto sacrosanto a portare armi sul luogo di lavoro. I capiufficio sono avvisati.

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