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Domenica 23 ottobre il Brasile vota per mettere al bando la vendita di armi: un’occasione storica

Fonte: Amnesty International - 21 ottobre 2005


Domenica 23 ottobre circa 122 milioni di brasiliani potranno decidere, attraverso il voto, se rendere illegale la vendita di armi e munizioni ai cittadini. Questo referendum è il primo del genere a livello mondiale.

“È un’occasione storica per il Brasile, che detiene il triste record del paese col maggior numero di omicidi per arma da fuoco” – ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

In Brasile le armi da fuoco provocano almeno 38.000 morti all’anno, oltre 100 al giorno. Le vittime sono per lo più giovani tra i 15 e i 24 anni.

“In ogni parte del mondo, assistiamo all’impatto devastante delle armi sui diritti umani. La proliferazione delle vendite incontrollate di armi mette a rischio non solo il diritto alla vita ma anche il diritto a uno standard di vita decente, alla salute e all’educazione” – ha proseguito Pobbiati. “Dato l’eccezionale livello di violenza in Brasile e il ruolo-guida di questo paese nella produzione di armi in America latina, Amnesty International si schiera a favore del ‘Sì’ al referendum sul disarmo, che è il modo migliore per assicurare la sicurezza dei brasiliani e un gesto concreto a sostegno dell’adozione di un trattato internazionale sulle armi”.

I controlli più rigidi contenuti nelle leggi introdotte di recente hanno già mostrato risultati promettenti. Nel 2004, per la prima volta dopo 13 anni e un anno dopo l’entrata in vigore della Legge sul disarmo, il tasso di omicidi causati dalle armi da fuoco è sceso dell’8%: ciò significa 3.234 vite risparmiate rispetto al 2003.

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