Tagliare le spese militari
Tagliare le spese militari, puntare sul welfare e la cooperazione allo sviluppo e fare una politica
fiscale basata su un patto di giustizia fiscale. Sono queste alcune delle proposte dalle 41 associazioni (tra cui Emergency, Antigone e Wwf), che hanno promosso la campagna 'Sbilanciamoci' e presentato oggi a Roma l'annuale rapporto ''Cambiamo Finanziaria: come usare la spesa pubblica per i diritti, la
pace, l'ambiente''.
''La Finanziaria proposta da questo governo per il 2006 e' debole, dannosa e demagogica - ha detto Giulio Marcon ,coordinatore di 'Sbilanciamoci' - Colpisce infatti gli enti locali e i servizi pubblici, azzera la tutela ambientale, promuove previdenza e scuola privata, attentando in questo modo a cio' che resta del welfare mentre aumenta le spese militari''.
Le ricadute di questa manovra, continua, ''sulla vita degli italiani saranno pesantissime. I tagli alla Sanita', ai Comuni e alle Regioni costringeranno gli enti locali a chiudere i servizi di pubblica utilita', senza dimenticare gli effetti su ricerca e cultura, dove vengono messe a rischio l'apertura di teatri come
la Scala di Milano o di musei come la Biennale di Venezia. Quelle che continuano a crescere invece sono le risorse per le infrastrutture (+30%) e le spese militari, con il 2,5% in piu' e 1 miliardo di euro per le missioni militari, oltre ai soliti trucchetti di questo Governo, che tappa le falle con soldi virtuali e tasse fantasiose quanto improbabili''. L'analisi degli effetti della Finanziaria, presentata nel rapporto, evidenzia inoltre una riduzione di 34 milioni di euro del Fondo nazionale per le politiche sociali, l'allungamento della lista d'attesa per il servizio civile con il taglio di sei milioni di euro, e l'esclusione di ministri e presidente del Consiglio dalla prevista riduzione del 10% dei costi della politica.
Per colmare il debito e trovare i soldi necessari ''Sbilanciamoci!'' propone diverse misure, suddivise per
argomenti.
- politica fiscale: si suggerisce di reintrodurre la tassa di successione, adeguare la tassazione delle rendite finanziarie con un'unica aliquota del 23%, prevedere un prelievo fiscale minimo sul fatturato per le imprese senza ricavi e una tassa sui diritti televisivi per finanziare sport e impianti pubblici.
- economia della pace: abolizione totale del fondo speciale di riserva di 1 miliardo di euro per le missioni militari all'estero, di cui 600 milioni solo per l'Iraq; riduzione delle spese militari di 4 miliardi, utilizzando i soldati solo per compiti istituzionali e missioni di peace keeping sotto l'egida dell'Onu, prevedendo allo stesso tempo la costituzione di corpi civili di pace.
- welfare: c'e' la proposta di un piano straordinario per la costruzione di 3 mila asili nido pubblici, in modo da aumentare la copertura del fabbisogno del 106%, di estendere su scala nazionale il reddito minimo di inserimento e la chiudere i Centri di permanenza temporanea (Cpt).
- ambiente: installazione di 20mila impianti fotovoltaici, reintroduzione della Carbon tax sulle emissione di anidride carbonica e introduzione di una tassa sui gipponi Suv, con un prelievo di mille euro l'anno.
- impresa diversa: aiuti all'autoimprenditorialita' nelle aree degradate, programma di piccole opere nel Mezzogiorno, contratti di quartiere e la costruzione di 50 distretti solidali.
''Quella che proponiamo - conclude Marcon - e' una Finanziaria sostenibile, solidale e sociale, con un avanzo di 7 miliardi di euro con cui risanare il deficit, 23 miliardi di euro di entrate e 16 miliardi di spese. Dati concreti, che si basano su risorse effettivamente esistenti e non su tasse improbabili o coperture fittizie, come ad esempio la lotta all'evasione fiscale e la riduzione delle spese delle
amministrazioni centrali''