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Gia’ diecimila adesioni in Italia

La Campagna Control Arms rilancia la sua azione

La campagna Control Arms alla marcia Perugia – Assisi. Le altre iniziative di Amnesty International e Rete Italiana per il Disarmo per contrastare il traffico indiscriminato di armi.
Fonte: Campagna Control Arms - 05 settembre 2005


La campagna mondiale Control Arms, promossa in Italia da Amnesty International e dalla Rete italiana per il Disarmo (una coalizione di oltre trenta organizzazioni) sarà presente alla marcia Perugia - Assisi dell’11 settembre con un “check point per la pace”, punto di informazione e raccolta di adesioni sulla campagna.

Inoltre, nei prossimi giorni, la campagna Control Arms sarà presente al Festival Pop Enzimi, in programma a Ostia dall’8 al 10 settembre. Alla Stazione Termini di Roma, grazie al supporto di Grandi Stazioni, sarà anche inaugurata il giorno 8 settembre un’opera d’arte modellata dallo Studio Toscani a partire dai volti di chi ha già aderito alla campagna.

Amnesty International e la Rete italiana per il Disarmo auspicano che, in queste occasioni, sempre più persone avranno l’occasione di “mettere la propria faccia contro le armi” e chiedere che la comunità internazionale adotti un Trattato internazionale sul commercio delle armi (Arms trade treaty, Att), uno strumenti di controllo efficace per impedire il commercio indiscriminato di armi e favorire in questo modo la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani nel mondo.

Lo strumento principale per diffondere i temi della campagna e raggiungere l’obiettivo dell'adozione dell’Att è la “foto-petizione”. Gli organismi che hanno promosso a livello mondiale la campagna Control Arms (Amnesty International, Oxfam e la Rete di azione internazionale sulle armi leggere) intendono raccogliere un milione di volti entro il luglio 2006. La galleria di immagini sarà presentata ai governi di tutto il mondo in occasione della seconda Conferenza delle Nazioni Unite sui traffici illeciti di armi leggere in tutti i suoi aspetti, che si terrà a New York nel luglio 2006.

Anche in Italia questa particolare forma di mobilitazione sta avendo un successo senza precedenti: sono già oltre 10.000 le persone che hanno aderito alla campagna facendosi fotografare e “mettendo il proprio volto contro le armi”. Le foto sono state raccolte dai gruppi locali di tutti gli organismi aderenti alla Rete italiana per il Disarmo e di Amnesty International.

I due organismi esprimono la propria soddisfazione per l’alto numero di personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, della società civile e della politica che hanno già aderito alla campagna Control Arms. Tra di loro figurano Beppe Grillo e Oliviero Toscani; artisti come Fiorello, le Iene (Alessandro Sortino e il Trio Medusa), Ascanio Celestini, Sabina Guzzanti; cantanti come Jovanotti, Antonello Venditti, Fiorella Mannoia, Paolo Fresu, Negramaro, Manu Chao, Laura Pausini, Paola Turci, Max Gazzè; rappresentanti del mondo del cinema come Silvio Muccino, Carlo Rambaldi, Marco Bellocchio, Ferzan Ozpetek e Alessandro D'Alatri. Senza dimenticare gli esponenti della società civile, della cultura e anche del mondo politico come il sindaco di Roma Walter Veltroni e numerosi parlamentari, il padre missionario Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti e l'architetto Massimiliano Fuksas. Un mosaico di sguardi pronto a fermare gli abusi commessi con le armi e a chiedere più pace, sicurezza e diritti umani per tutti.

Ulteriori informazioni

Ogni anno, in tutto il mondo, circa mezzo milione di esseri umani sono uccisi dalla violenza armata: una persona al minuto. Ci sono circa 639 milioni di armi leggere nel mondo oggi, e 8 milioni vengono prodotte ogni anno

Le armi purtroppo circolano liberamente in molte zone del mondo attraversate da conflitti. La loro diffusione incontrollata e il loro uso arbitrario da parte di eserciti regolari e di gruppi armati hanno un costo elevato in termini di vite umane, di risorse e di opportunità per sfuggire alla povertà. Ogni anno, in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina si spendono in media 22 miliardi di dollari per l'acquisto di armi: una somma che avrebbe permesso a questi paesi di mettersi in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, eliminare l'analfabetismo (cifra stimata: 10 miliardi di dollari l'anno) e ridurre la mortalità infantile e materna (cifra stimata: 12 miliardi di dollari l'anno).

Per far fronte a questo drammatico problema, è nata la mobilitazione internazionale Control Arms, lanciata congiuntamente da Amnesty International, Oxfam e Iansa, che si prefigge l’obiettivo dell’adozione di un Trattato internazionale sul commercio delle armi entro il luglio 2006.
Nel nostro paese la campagna è rilanciata dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dalla Rete italiana per il Disarmo. Oltre a contribuire alla grande mobilitazione mondiale, i promotori intendono agire per migliorare gli strumenti legislativi e di trasparenza esistenti in Italia sul commercio di armi. Il nostro paese è infatti il quarto produttore e il secondo esportatore mondiali di armi leggere eppure la nostra legislazione è vecchia di 30 anni e ad oggi non esiste alcuna forma di controllo sugli intermediatori internazionali di armi.

Allegati

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