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Provincia Roma: Consiglio, si a Marcia della Pace e Control Arms

Fonte: ANSA - AdnKronos - 29 luglio 2005


(ANSA) - ROMA, 28 lug - Il consiglio provinciale di Roma partecipera' alla marcia Perugia-Assisi del prossimo 11 settembre, e aderisce alla campagna 'Control Arms', promossa da Amnesty international, che prevede l'impegno a respingere ogni eventuale collaborazione con aziende e istituti di credito implicati nel commercio internazionale delle armi. E' stato deciso stamattina all'unanimita' durante una seduta. ''E' particolarmente significativo - spiega il presidente del consiglio provinciale Adriano Labbucci - che la marcia per la pace quest'anno si tenga proprio l'11 settembre, cosi' come e'
fondamentale avere aderito a 'Control arms' al fine di impedire la diffusione incontrollata degli armamenti che costituisce pericolo per la sicurezza e la pace nel mondo. La provincia di Roma conferma di essere in prima fila nella battaglia per la pace, il disarmo e il rispetto dei diritti umani''.(ANSA).

Roma, 28 lug. (Adnkronos) - Il Consiglio provinciale di Roma ha approvato oggi all'unanimita' due ordini del giorno: con il primo il Consiglio comunica la sua adesione alla Marcia Perugia-Assisi per la
giustizia, la pace e contro il terrorismo che si terra' l'11 settembre prossimo, mentre con il secondo la Provincia aderisce alla campagna 'Control Arms' per il controllo sulle esportazioni degli armamenti,
per cui si impegna a respingere tutte le eventuali collaborazioni con aziende ed istituti di credito implicati nel commercio internazionale di armi.
''E' particolarmente significativo -ha spiegato il presidente del Consiglio provinciale Adriano Labbucci- che la Marcia per la pace quest'anno si terra' proprio l'11 settembre, ed e' molto importante che il Consiglio Provinciale abbia deciso di aderire e prendervi parte, cosi' come e' fondamentale aver aderito alla campagna 'Control Arms', al fine di impedire la diffusione incontrollata degli armamenti che costituisce un pericolo per la sicurezza e la pace nel mondo''.
''La mancanza di controlli legislativi sul commercio e sui trasferimenti delle armi -ha spiegato Labbucci- contribuisce infatti ad accrescere conflitti, poverta' e violazione dei diritti umani''.

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