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Control Arms, consiglieri comunali chiedono restrizioni uso armi

Fonte: Omniroma - 14 giugno 2005


Una legge internazionale che imponga restrizioni al commercio delle armi leggere nei paesi poveri o dove sia in corso una guerra civile. Il tema della campagna «ControlArms» continua a raccogliere adesioni dopo l'approvazione dell'ordine del giorno avvenuta in consiglio comunale il 6 giugno scorso presentato, oltre che dai primi firmatari Dino Gasparri (Ds) e Luigi Vittorio Berliri (Margh.), dai consiglieri Silvio Di Francia (Verdi), Adriana Spera (prc), Maurizio Bartolucci (Ds), Nunzio D'Erme (misto) a cui hanno aderito il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mannino e la vice presidente Monica Cirinnà. La campagna a cui partecipa anche il sindaco Walter Veltroni è stata promossa da Amnesty international e dalla rete italiana per il disarmo. Obiettivo sarà la realizzazione di un cartellone con oltre 1 milione di facce che verrà esposto in occasione della seconda conferenza dell'Onu del luglio 2006. Slogan della campagna è «Mettici la faccia contro le armi». «Il Comune di Roma è stato il primo in Italia ad aderire - ha detto Riccardo Troisi della rete italiana contro il disarmo - Le armi leggere di cui l'Italia è il secondo esportatore al mondo, grazie alla Beretta, provocano circa 500 mila vittime all'anno». «Alla campagna hanno aderito consiglieri di ogni schieramento - ha detto Gasparri - è necessario al più presto una legislazione internazionale specifica contro questo tipo di commercio. Ricordiamo che le pistole italiane sono usate persino dai terroristi in Iraq». Entusiasta dell'adesione il presidente Mannino. «Condivido in pieno l'iniziativa - ha detto - le armi sono il peggiore strumento per attentare alla pace». Dopo il Comune di Roma aderiranno alla campagna anche alcuni municipi della città«.

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