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L'indagine della Procura di Brescia dopo le segnalazioni dell'intelligerice: difficile che le calibro 9 siano arrivate da Gardone

La pista delle Beretta fantasma porta al Cairo

La fabbrica che ha rifornito la guerriglia di pistole senza matricola va cercata in Medio Oriente
G.D.F.
Fonte: Il Corriere della Sera - 26 maggio 2005


Per gli esperti internazionali il canale che ha rifornito di pistole Beretta la resistenza irachena va cercato in Medio Oriente. In Giordania, per le armi con matricola, o in Egitto, dove potrebbe portare la pista delle «calibro nove fantasma», nate senza matricola. In uno stabilimento del Cairo infatti si
producono semiautomatiche su licenza dell'azienda bresciana e anche durante gli anni dell'embargo i rapporti tra industrie egiziane e irachene non si sono mai fermati. Altre pistole potrebbero provenire dal "libero mercato" la moderna Beretta 92, lo stesso modello in dotzione alle forze armate americane viene costruita anche in Brasile, in Sud Africa e negli Stati Uniti. Da li è facile esportarle lecitamente e poi, con il celebre sistemo delle triangolazioni, farle arrivare la Iraq.
L'indagine della procura di Brescia, nata dopo le segnalazioni deli intelligence Usa sulle Beretta scoperte nelle mani dei terroristi in Iraq, deve affrontare il dedalo dl un mercato in cui circolano milioni di pistole
costruite - direttamente o su licenza - dalla casa di Gardone Val Trompia. I pm hanno acquisito due giorni fa documenti alla Farnesina per ricostruire il quadro dell'export. Ma sembra difficile che "le calibro nove fantasma" siano uscite dalla catena di montaggio italiana: «Tutte le armi - ha dichiarato ieri l'azienda - prodotte dalla Beretta e che escono dai suoi stabilimenti sono, a norma di legge, provviste dei numeri di matricola e commercializzate solo dietro rilascio di tutte le autorizzazioni previste dalle autorità competenti». La società ha comunicato di avere fornito piena collaborazione ai magistrati di Brescia, E le notizie sull'inchiesta pubblìcate dal Corriere hanno riaperto il dibattito sulle leggi che regolano le esportazioni belliche, Amnesty International e la Rete per il Disarmo ieri hanno chiesto al governo di dare risposte. Lo stesso, ha fatto con un'interrogazione Maurizio Fistarol della Margherita. Tutti domandano all'esecutivo di fornire chiarimenti prima della conclusione dell'istruttoria.
La presenza delle Beretta è stata denunciata da tutti i contingenti alleati che operano in Iraq. La scoperta più clamorosa avvenne nella residenza di Udai, il figlio del dittatore: c'erano migliaia di Beretta 92 nuove di zecca, ancora nelle scatole. Quattromila, secondo alcuni reportage. I marines scoprirono che alcune delle armi più potenti recuperate in quel magazzino provenivano dal comando dell'esercito giordano. Spagnoli e ucraini dicono poi di averne sequestrate a centinaia, gli americani diverse migliaia, Solo in parte si tratterebbe, però, della versione più moderna: la maggioranza sono vecchie Beretta, i modelli 901 e 70, In questo caso, fu l'azienda di Gardone Vai Trompia a cedere al governo iracheno macchinari e licenza: ma il contratto risale alla fine degli anni settanta e fu perfettamente legale. Nelle fabbriche irachene Saddam disse di produrre fino a 1,500 pistole al giorno. Le migliori erano destinate alla famigerata Guardia Repubblicana; alcune - consegnate agli "eroi" della guerra con l'Iran - avevano anche un'incisione con la dedica personale del Rais.
Tutte le Beretta costruite in Mesopotamia - sia i modelli legali, sia quelli donati senza licenza durante l'embargo - vengono chiamate con il nome di un eroe dell'islam: Tarìq Ben Ziyad che nel 711 guidò l'armata musulmana nell'invasione della Spagna. Sull'impugnatura c'è il profilo in rilievo del condottiero che sbaragliò i cristiani. Ed è facile immaginare come questo simbolo sia caro ai miIiziani di Osama Bin Laden: possedere una «Beretta-Tariq» è come impugnare un'arma consacrata alla vittoria del Profeta. Per questo spesso viene usata in agguati da terroristi che dispongono di pistole più sofisticate: il 9 ottobre 2,003 una Tariq tu abbandonata sul luogo dell'omicidio di un dirigente della sicurezza del nuovo governo dì Bagdad. Ma anche gli ufficiali della risorta polizia iracheno, che hanno in dotazione delle Glock fabbricate negli Usa, spesso conservano le Tariq con il profilo del condottiero anti-cristiani.

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