Il trattato NPT
Dopo
60 anni... mettiamo al bando |
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Cos’è l’NPT? Il testo italiano del trattato Il
Trattato di Non-Proliferazione Nucleare, approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
nel 1968, è entrato in vigore nel 1970. E’ ratificato
da 188 Stati membri, in pratica da tutti tranne Israele, India
e Pakistan. Sintesi degli articoli del trattato In
base agli articoli I e II, gli Stati nucleari si impegnano a non
aiutare gli Stati non-nucleari a sviluppare o acquisire armi
nucleari,
mentre gli Stati non-nucleari si impegnano a rinunciare per sempre
al possesso di tali armi. Al fine di verificare il rispetto degli
impegni, nell’articolo III si affida all’Agenzia Internazionale
per l’Energia Atomica il compito di effettuare ispezioni negli
stabilimenti nucleari degli Stati non-nucleari. Inoltre, l’articolo
III stabilisce il regime in base al quale materiali fissili,
per uso non militare, possono essere trasferiti tra gli Stati
nucleari e gli
altri. Durata dell’NPT Alla ratifica, nel 1970, furono previste conferenze di revisione/verifica ogni 5 anni, ed una decisione da prendere dopo 25 anni sul prolungamento del trattato. Nel 1995 fu deciso di rendere il trattato permanente, cioè di prolungarne la durata all’infinito, e di potenziare le conferenze di revisione quinquennali dando loro il mandato di verificare il rispetto degli obblighi e di rafforzare i meccanismi stessi dell’NPT. La VI Conferenza di Revisione, nel 2000 I famosi 13 punti, firmati da tutti gli Stati membri dell’NPT. Il più importante di questi è senza dubbio il punto 6, nel quale i cinque Stati nucleari “assumono un impegno inequivocabile all’eliminazione totale dei propri arsenali nucleari, per realizzare quel disarmo nucleare globale al quale sono obbligati in base all’articolo VI dell’NPT”. Il nucleare militare oggi Attualmente
si stima che siano circa 36.000 le armi nucleari negli
arsenali del mondo, principalmente nei cinque Paesi che sono “ufficialmente” Stati
Nucleari: Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina. Le
armi nucleari di questi Paesi rappresentano circa 2.667 volte l’intera
potenza di fuoco utilizzata nei sei anni della Seconda Guerra Mondiale.
Una sola testata nucleare dei sottomarini Trident (USA e GB), ad
esempio, ha una potenza 8 volte superiori alla bomba che distrusse
Hiroshima, causando nell’immediato circa 140.000 morti: su
ogni Trident stanno 48 di queste testate. Uno solo dei sottomarini
rappresenta una potenza distruttrice 384 volte superiore alla bomba
di Hiroshima! Al culmine della Guerra Fredda le testate nucleari
possedute da USA e URSS erano più di 60.000, sufficienti
a distruggere totalmente 25 volte l’intero pianeta Terra. |