Un giro del mondo di 90 giorni in bici contro le armi nucleari

“BIKE FOR PEACE” è un’iniziativa internazionale per la Pace, da parte del ciclo-attivista norvegese Tore Naerland, ipovedente. L’obiettivo è la messa al bando delle armi nucleari, in accordo con l’azione di Mayors for Peace e della Campagna Internazionale ICAN.
L’iniziativa è promossa e rilanciata in Italia da “Beati i costruttori di pace” e “Rete Italiana per il Disarmo”.
Fonte: Rete Disarmo - Beati i costruttori di Pace - 28 marzo 2014

Volantino "Bike for Peace" “Che cosa mi ha regalato la vita? All'età di 15 anni mi ha tolto la vista, ma da allora mi ha permesso di visitare oltre 100 paesi e di fare amicizia con migliaia di persone! I miei anni in sella alla bici per la pace sono stati anni splendidi, una continua sfida intellettuale, spirituale, fisica. In questo Giro del Mondo 2014 ho formato un'alleanza con i Sindaci per la Pace e la Campagna ICAN per la messa al bando e l'eliminazione di tutte le armi nucleari dal pianeta”. Chi parla è Tore Naerland, norvegese e quasi completamente cieco che in quasi 30 anni di azione ha girato il mondo in bicicletta (in verità, in tandem, con un normovedente alla guida) per promuovere l'amicizia tra i popoli, i diritti delle persone con disabilità, la democrazia e la sostenibilità ambientale.

L'anno scorso a Hiroshima ha conosciuto l'associazione Mayors for Peace (presieduta dal Sindaco di Hiroshima), che ha come obiettivo la realizzazione di un mondo libero da armi nucleari. Per questo Bike for Peace 2014 ha come principale messaggio l'abolizione delle armi nucleari! L’iniziativa ha preso il via a Manchester (Regno Unito) lo scorso 15 marzo con una cerimonia di benvenuto nella sede dell'amministrazione cittadina; il successivo Lunedì 17 marzo i ciclisti di Bike for Peace sono stati ricevuti a Londra dalla Camera dei Comuni di Westminster e dal Sindaco Boris Johnson, insieme agli attivisti della Campagna per il Disarmo Nucleare (CND) britannica. Dal Regno Unito la comitiva è passata in Francia, dove il coordinatore dei Parlamentari per la Non-proliferazione e il Disarmo Nucleare ha organizzato per loro un'iniziativa cin i deputati all'Assemblea nazionale. Per il resto della settimana in Francia i ciclisti visiteranno molte città, incontrandone i Sindaci e le associazioni per la pace, i diritti e il disarmo. Concluderanno la tappa francese il 31 marzo a Nizza.

In Europa, Tore Naerland attraversa i due paesi del vecchio Continente che possiedono armi nucleari, ma anche l'Italia che ne ospita alcune decine sul proprio territorio. L'obiettivo è di dimostrare quanto la maggioranza della popolazione e gli Enti Locali siano convinti della necessità di arrivare ad una convenzione che le metta al bando. Tutte le altre armi di distruzione di massa (biologiche, chimiche) sono già oggetto di convenzioni internazionali: risultato ottenuto sempre con una spinta “dal basso” per il raggiungimento della proibizione giuridica.

In tutti questi momenti Tore Naerland ha portato con sé una bandiera arcobaleno con la scritta “Pace”, in italiano. Anche per prepararsi alle tappe italiane del suo viaggio: il percorso nel nostro paese interesserà l'intera costa Tirrenica dal confine francese fino a Roma.  Il primo pernottamento sarà ad Albenga. Bike for Peace proseguirà poi per Genova, La Spezia, Pisa, Follonica, Montalto di Castro per arrivare infine a Roma nel pomeriggio di lunedì 7 aprile.

Le tappe italiane si concluderanno quindi a Roma con l'accoglienza in Campidoglio il 7 aprile, con un incontro con le Istituzioni italiane previsto per l’8 aprile ed infine con la partecipazione all'udienza di Papa Francesco il 9 aprile.

Durante il percorso Bike for Peace si fermerà a salutare i Comuni che sono già membri di Mayors for Peace: oltre a Genova, Pisa, Roma, anche Arnasco, Vado Ligure, Sestri Levante, Riccò del Golfo, Castelnuovo Magra, Viareggio. E a tutti verrà offerta la Pergamena ricordo di questa importante iniziativa.

Subito dopo Bike for Peace si prenderà una pausa per la trasferta in Asia. Proseguirà poi il suo percorso per il resto di aprile in Oriente, per arrivare a maggio negli Stati Uniti e rientrare in Scandinavia per le ultime tappe a metà giugno.

La richiesta che Tore Naerland e i ciclo-attivisti che lo accompagnano porteranno all’attenzione di Autorità ed opinione pubblica in tutte le loro tappe è quella di una messa al bando delle armi nucleari. Armi di distruzione di massa la cui sola esistenza configura un pericolo umanitario per miliardi di persone sul nostro pianeta: una minaccia che decine di Stati hanno già scelto di affrontare e che sarà oggetto di una Conferenza internazionale convocata a Vienna a dicembre 2014 dal Governo Austriaco.

Note: ALTRE INFORMAZIONI SU TORE NAERLAND

Nel 1979 organizzò un giro in bicicletta in Irlanda del Nord, con protestanti e cattolici insieme per la pace. Nel 1983 Bike for Peace partì da Mosca, passò per Oslo e poi per New York, per concludersi a Washington, con 40 ciclisti americani, sovietici e scandinavi che chiedevano ai governi di impegnarsi per la pace. In altri anni ha girato l'Unione Sovietica a sostegno delle vittime di Cernobyl, ha fatto vari giri per l'amicizia tra i popoli in Cina, in Sri Lanka a sostegno del processo di pace tra i popoli tamil e singalese, ha collegato Cuba e gli Stati Uniti in un'unica iniziativa per l'amicizia, ha attirato l'attenzione sui siti delle sperimentazioni nucleari in Kazakistan, ed ha visitato il Kenia, l'Uganda, il Madagascar e tantissimi altri paesi.

Foto di Manchester:
http://www.rochdaleonline.co.uk/news-features/2/news-headlines/85991/peace-group-joins-former-norwegian-prime-minister-at-start-of-around-the-world-in-90-days-bike-for-peace-tour




MAYORS FOR PEACE



L'associazione dei Sindaci e degli Enti Locali, Mayors for Peace, raccoglie oltre 5900 città in tutto il mondo, tra cui 440 in Italia. E' presieduta dal Sindaco di Hiroshima ed ha come finalità quella di far mettere al bando ed eliminare tutte le armi nucleari dal pianeta. Affinché nessun'altra città debba mai subire, come Hiroshima e Nagasaki, le conseguenze dell'esplosione di una bomba atomica. Mayors for Peace crede alla forza della diplomazia delle città e contribuisce alle reti internazionali delle Città per la pace, per il disarmo, per la solidarietà e l'amicizia.
L'idea della diplomazia delle città nasce dalla straordinaria intuizione di un grande sindaco italiano, Giorgio La Pira: fu proprio dall'esperienza dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki che si affermò in La Pira la convinzione che le città devono attraversare le frontiere degli Stati per costruire legami di comune umanità. Le Città hanno una vocazione alla pace che viene dalla consapevolezza e dalla pratica della risoluzione dei problemi dei cittadini e dei conflitti senza l'uso delle armi.

“La strada per la pace ed il progresso nel mondo passa per le Città: tutte, quelle più grandi e quelle più piccole.” (Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, 2011)



CAMPAGNA INTERNAZIONALE ICAN



La campagna mondiale ICAN, che si impegna perché venga ratificata una convenzione internazionale per la messa al bando e l'eliminazione delle armi nucleari, riunisce oltre 331 associazioni e gruppi in 80 paesi. Rappresenta la maggioranza dell'umanità che è convinta che le armi nucleari non servono a risolvere nessuno dei problemi o delle crisi che l'umanità deve affrontare oggi. Ma è anche il simbolo di un impegno dal basso, della volontà delle cittadine e dei cittadini del mondo di prendere la parola sui temi di importanza cruciale per l'umanità intera.

Il movimento per l'abolizione delle bombe nucleari ha ripreso energia nell'ultimo periodo, grazie all'Iniziativa Umanitaria, un'azione congiunta di organismi di società civile e governi di alcuni Stati. ICAN si è posta a servizio di questo movimento che mira a liberare il mondo dalle più potenti e catastrofiche di tutte le armi di distruzione di massa. I promotori dell'Iniziativa Umanitaria partono dalla constatazione scientifica che nessuno Stato, né Organizzazione internazionale sarebbe in grado di proteggere l'umanità dalle conseguenze di un conflitto nucleare, e nemmeno da un'esplosione accidentale. Per questo, l'unica azione razionale per proteggere il supremo diritto dell'umanità alla sopravvivenza è quella di mettere al bando le armi nucleari, per garantire che non vengano mai usate. Già tutte le altre categorie di armi di distruzione di massa (armi biologiche, chimiche) e di armi particolarmente disumane (mine antipersona, bombe a grappolo) sono state messe al bando, e sempre grazie a movimenti dal basso di cittadini impegnati. E ormai sono oltre due terzi anche gli Stati del mondo che hanno accolto il messaggio fondamentale del movimento di cui ICAN è portavoce.

Rete Italiana per il Disarmo (in particolare con l’azione di “Beati i costruttori di Pace”, associazione parte della Rete) è partner italiana della campagna internazionale ICAN.

Il sito italiano di ICAN è raggiungibile all’indirizzo www.disarmo.org/ican