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Una giornata contro F-35 e spese militari, a Faenza

Le seguenti associazioni faentine, per denunciare la follia della scelta di acquistare 90 cacciabombardieri F35 armabili con armi nucleari, organizzano un Presidio per la Pace, lunedì 18 Febbraio 2013, alle ore 18.00 in Corso Mazzini, angolo Piazza della Libertà a Faenza.

Faenza Bretta Pur apprezzando la decisione di comprarne meno dei 131 previsti inizialmente, riscontrano che il loro costo individuale è lievitato, mantenendo così inalterato il risultato finale: una spesa stimata in 15-20 miliardi solo per acquistarli e attrezzarli e almeno altrettanti nei prossimi decenni per la loro manutenzione.

Uno sperpero incomprensibile di denaro, per un Paese, l'Italia, ormai incapace di garantire ai propri cittadini i seppur minimi servizi essenziali.

Aerei mal progettati, pericolosi per i piloti, facilmente infiammabili, vulnerabili ai fulmini e bisognosi di manutenzioni frequentissime e costosissime. Un progetto militare statunitense che non garantisce al nostro Paese ricadute occupazionali e tanto meno tecnologiche, neanche lontanamente commisurate alla spesa richiesta (peraltro continuamente rivista al rialzo).

Un investimento capestro per i prossimi 20 anni, incomprensibile in tempi di crisi e oltretutto incompatibile con l’art 11 della nostra Costituzione.

Pertanto le seguenti associazioni, chiedono una semplice scelta di buon senso: imitare il Canada che ha deciso di rinunciarvi.

Successivamente, alle 18.45, concluderà l’iniziativa GIORGIO BERETTA, della Rete italiana per il Disarmo, nella vicina Sala san Carlo in Piazza XI Febbraio, 4.

Note: Organizzato da Amici del Sermig Faenza, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Farsi Prossimo, Centro di Documentazione don Tonino Bello, Circolo Legambiente “Lamone”, Comitato di Amicizia, Comitato Spontaneo per la Pace, Insieme per Crescere, Mani Tese - Faenza, Ordine Francescano Secolare, Pax Christi, Teatro Due Mondi
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