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Ricordando Hiroshima e Nagasaki

Pace in bici 2012: per un mondo libero da armi nucleari

Fonte: Beati i costruttori di Pace - 06 agosto 2012

Da subito le armi nucleari si sono rivelate una catastrofe per tutta l’umanità e per il pianeta che abitiamo. Hiroshima e Nagasaki rimangono per questo le due città emblema di un rischio e di una devastazione che non siamo ancora riusciti a sradicare.

Fungo di speranza Gli Stati più potenti, nonostante tutte le dichiarazioni di principio per la pace, continuano a mantenere gli arsenali atomici come strumento di potenza e di ricatto nei rapporti internazionali.

Per questo ancora oggi rimane la corsa al nucleare da parte di chi aspira alla stessa politica di potenza. Il Trattato di non proliferazione (TNP) non è riuscito a mantenere la promessa dell'eliminazione di tutte le armi nucleari e si trova in fase di stallo.

Le atomiche sono sempre state lontane dalla vita dei popoli e dai loro interessi perché fuori dalla portata del loro controllo e della possibilità di scelta.

La crisi mondiale che arriva a toccare la vita quotidiana delle nostre famiglie può diventare una opportunità per prendere coscienza.

Tutti siamo contrari al nucleare. Quanto ci costa? Solo per tenere in efficienza negli arsenali le circa 20.000 armi nucleari esistenti si spendono oltre 100 miliardi l'anno.

Perché non spingere per togliere questo rischio e questo ricatto per tutti?

Ogni anno l’associazione “Beati i costruttori di pace” dal 6 al 9 agosto, i giorni di Hiroshima e Nagasaki, fa un percorso con gli Amici della bicicletta per sensibilizzare le popolazioni e coinvolgere gli amministratori delle Comunità locali promuovendone l'adesione alla più grande associazione mondiale di “Sindaci per la pace” (Mayors for Peace) coordinata dal Sindaco di Hiroshima. Vogliamo costruire un movimento che costringa gli Stati a bandire le atomiche da tutto il pianeta, tramite la ratifica di una Convenzione delle Nazioni Unite che ne proibisca la costruzione e il possesso, come si è fatto già per le armi biologiche e chimiche, per le mine antiuomo e le bombe a grappolo.

Ogni anno concludiamo il percorso ad Aviano, dove ancora sono in deposito alcune atomiche. Tutti gli Enti Locali sono invitati ad essere presenti con i loro Gonfaloni, alle ore 11 nello spazio di fronte alla base USAF.

Quest’anno abbiamo concordato di partire da Parenzo/Poreč, da territori e comunità oltre i tradizionali confini nazionali. Quello che ci ha tenuti separati e a volte anche in conflitto, oggi, di fronte alle urgenze comuni, va superato. Dalla Slovenia ormai non ci divide più un confine materiale, e dal prossimo anno, con la ratifica giuridica dell'ingresso in Unione Europea, non ci sarà più nemmeno tra Slovenia e Croazia.

nuke I confini veri oggi non sono quelli geografici, ma quelli che teniamo dentro di noi e ci tengono separati e frantumati. Oltre al superamento del confine fisico, a noi interessa soprattutto condividere l’impegno e la responsabilità di realizzare gli obiettivi necessari per la vita di tutta l’umanità. Lottare insieme per un futuro attento alla vita di chi verrà ci unisce tutti e può diventare una molla potente perché anche i governi siano costretti a schiodarsi da posizioni ormai incancrenite che rimangono per tutti un peso insopportabile.

Per questo siamo contenti di “correre” insieme!

* * *

Invitiamo tutte le Amministrazioni locali sul cui territorio si snoderà il percorso di Pace in Bici 2012 a voler accogliere la carovana “Per un mondo libero da armi nucleari” e ad aderire all'associazione “Mayors for Peace”, che ormai conta oltre 5.000 aderenti in 152 Paesi del mondo. A tutti i Comuni che ci accoglieranno consegneremo al passaggio della carovana una Pergamena ricordo.

La tradizionale Pergamena-ricordo che viene consegnata a tutti gli Enti Locali ricorda il pensiero e l'azione del Sindaco di Firenze, Giorgio la Pira, morto 35 anni fa. Sconvolto dalla distruzione delle due città giapponesi, La Pira si adoperò per promuovere la diplomazia delle Città, confidando che sindaci e amministratori potessero attraversare le frontiere degli Stati per costruire legami di comune umanità.

Pace in Bici

 

 

 

 

 

 

Programma delle giornate:

5 agosto:  partenza ore 11 da Parenzo – sosta per il pranzo a Visinada – visita della città e merenda a Grisignana –  pernottamento a Buie.

6 agosto: ore 8, cerimonia in ricordo del bombardamento di Hiroshima, insieme ai sindaci croati e alla rappresentanza della Regione Istriana, a Buie – visita alle Saline e incontro con sindaci sloveni e croati nel territorio di Pirano – sosta per il pranzo e incontro con il sindaco a Isola – incontro con il comune a Capodistria – accoglienza dell'amministrazione comunale di Muggia, a Rabuiese –  e incontro con l'amministrazione del Comune di Trieste in Piazza dell'Unità.

7 agosto: Visita al Museo de Henriquez e al Caco di Nagasaki nel Parco Basaglia a Trieste – incontro a Duino Aurisina con i sindaci di Duino e Monfalcone – Staranzano – San Canzian d'Isonzo – pranzo a Fiumicello offerto dalle associazioni e dalla parrocchia –  Ruda – Aiello del Friuli – Palmanova –  cena e pernottamento offerti dal comune di Cervignano del Friuli.

8 agosto: Cervignano del Friuli – San Giorgio di Nogaro – Latisana – pranzo offerto a Teglio Veneto dall'organizzazione del Festival Eticamente, e incontro anche con amministrazione di Portogruaro, già membro di Mayors for Peace – Azzano Decimo – cena e pernottamento offerti dalla parrocchia di Vallenoncello, Pordenone

9 agosto: partenza da Vallenoncello per Pordenone – Roveredo in Piano – Aviano, dove alle ore 11 si terrà la cerimonia in memoria del bombardamento di Nagasaki davanti alla base USAF che tuttora custodisce bombe atomiche. Saranno presenti il Sindaco di Aviano, membro di Mayors for Peace, e altri Sindaci e amministratori di enti locali di tutta la regione, con i loro gonfaloni.

Note: “Finché l'umanità non avrà messo al bando le atomiche, i morti del 6 e 9 agosto 1945 non potranno riposare in pace. E noi che eravamo bambine e bambini all'epoca, e che nonostante le nostre ferite siamo sopravvissuti, non potremo affrontare con serenità la fine della vita terrena.” (Seiko Ikeda, “Hibakusha” – Sopravvissuta all'atomica che distrusse Hiroshima)

Per info e adesioni: Beati i costruttori di pace - www.beati.org
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