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Il mondo lavora insieme per distruggere milioni di cluster bombs

L'Italia annuncia il completamento della distruzione entro il 2012
Fonte: Campagna Italiana contro le Mine - 20 aprile 2012

La Conferenza sulla Convenzione di Messa al Bando delle Munizioni Cluster tenutasi a dal  16 al 19  aprile 2012 a Ginevra si  è conclusa con la  notizia della avvenuta distruzione di 650.000 cluster bombs contenenti 68, 2 milioni di sub-munizioni  immagazzinate negli arsenali di alcuni Stati Parte. Danimarca, Germania , l’ ex  Repubblica Yugoslava di Macedonia , Gran B Cluster bomb retagna  hanno comunicato  novità e grandi avanzamenti nella distruzione dei loro arsenali di cluster. L’Italia ha annunciato che completerà la distruzione  del suo arsenale di Cluster Bombs  entro la fine del 2014, molto in anticipo sulla  scadenza obbligatoria degli 8 anni dalla ratifica come previsto dalla Convenzione ( per l’Italia il 2020).
 
Santina Bianchini Presidente  della Campagna Italiana parte della CMC, dichiara: “ La distruzione delle cluster immagazzinate negli arsenali di molti Paesi è certamente il raggiungimento di un grande traguardo anche considerando che questa Convenzione è nata nel dicembre 2008. Siamo entusiasti  che l’Italia abbia annunciato di poter terminare la distruzione del suo stock prima degli 8 anni previsti , in questi termini  si è distinta anche per la capacità di distruggere,  prima della scadenza il suo arsenale di mine antipersona che era molto più numeroso.  Inoltre- conclude Bianchini - bisogna considerare che, nello smaltimento di questi ordigni,  il nostro Paese osserva tutte le norme di  tutela ambientale  recuperando anche le parti idonee ad essere convenientemente riciclate  con altre finalità ”.
 
“Siamo certi che l’Italia possa fare molto anche in termini di Universalizzazione della Convenzione delle Cluster  e mantenere una posizione di visibilità del suo più che decennale impegno in ambito di cooperazione internazionale sul tema degli ordigni con effetti indiscriminati,  iniziata proprio in ambito di Mine Action , dotandosi anche di un Fondo istituito nel 2001 con una  legge nazionale  appropriata che risponde, nel suo impiego , alle linee guida di queste Convenzioni  di messa al bando di mine e cluster– dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine –  Il Parlamento Italiano ha la possibilità di dare un altro segnale importante concentrandosi su stanziamenti che restituiscano dignità alla nostra cooperazione internazionale e  discutendo il disegno di legge 2136 ‘misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e sub-munizioni a grappolo’ non alimentando, così,  il controsenso di distruggere le proprie cluster bandite permettendone il finanziamento per costruirne di nuove fuori dai confini nazionali.”
 
Campagna Mine La  legge di ratifica italiana approvata il 18 maggio 2011 ha accolto il principio che, anche il supporto finanziario alla produzione, detenzione e commercio delle munizioni a grappolo sia un comportamento da sanzionare penalmente (Art. 7, Sanzioni – 1. Chiunque impiega, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 3, sviluppa, produce, acquisisce in qualsiasi modo, stocca, conserva o trasferisce, direttamente o indirettamente, munizioni a grappolo o parti di esse, ovvero assiste anche finanziariamente, incoraggia o induce altri ad impegnarsi in tali attività, è punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da euro 258.228 a euro 516.456).
 
“La legge di ratifica non ha vagliato il punto, seppur oggetto di emendamenti ed ordini del giorno, in maniera più esaustiva non affrontando così il tema del supporto finanziario all’estero di banche nazionali, ad aziende attualmente coinvolte nella produzione di ordigni con effetti indiscriminati e, pertanto, in violazione dei diritti umani fondamentali Un gap che  ha l’urgenza di essere colmato con l’approvazione di un disegno di legge che attende di essere calendarizzato in Commissione Finanze del Senato da circa 2 anni -   conclude Schiavello - “.

Note: Per maggiori informazioni www.campagnamine.org
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