Difesa: Pacifisti, su F-35 ora Parlamento ascolti anche noi
''Mentre e' chiaro l'obiettivo dei dirigenti della Lochkeed Martin non si comprende come mai i vertici della Difesa continuino a rapportarsi al programma dei caccia F-35 con nessun tipo di ripensamento''. E' quantosottolineano i movimenti che hanno promosso la campagna ''Taglia le ali alle armi'' contro l'acquisto dei caccia F-35 da parte del nostro paese. Dopo l'audizione presso la Commissione Difesa della Camera del gen. Claudio Debortolis, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli
Armamenti, in relazione all'attuazione del programma di armamento Joint Strike Fighter, i movimenti chiedono ora di venire ascoltati dal Parlamento.
''Nessuno e' stato in grado finora di quantificare il numero delle aziende italiane coinvolte e le cifre effettive del ritorno industriale - sostengono - mentre i costi stimati di acquisto (almeno 15 miliardi di euro) continuano a salire''. Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace nel rinnovare la ''contrarieta' a questo progetto costoso, inutile, problematico ed anche in alcuni termini contrario allo spirito della nostra Costituzione chiede che il Parlamento possa ascoltare sul progetto Joint Strike Fighter anche le organizzazioni e le campagne che, sulla base di dati ed analisi documentate, sono contrarie a tale acquisto. Tutte le decisioni riguardanti i programmi d'armamento - aggiungono - dovrebbero essere sospese in attesa di una ridefinizione complessiva, da affidare al Parlamento, del nostro modello di Difesa e del ruolo da affidare alle Forze Armate per l'Italia del futuro''.