ControllArmi

ControllArmi

RSS logo

Cluster bombs: con una legge minimalista l'Italia ratifica la convenzione internazionale

Fonte: Campagna Italiana contro le Mine - 18 maggio 2011

La Camera dei Deputati,  con 522 voti favorevoli su 526  (4 astenuti ), ha approvato definitivamente la ratifica della Convezione per la messa al bando delle Munizioni Cluster (CCM) già approvata al Senato.

La Convenzione entrata in vigore il 1 agosto 2010 dopo la ratifica di 30 Stati proibisce la produzione, l’uso, il commercio e la detenzione negli arsenali delle temibili armi indiscriminate conosciute come bombe a grappolo ed impegna inoltre gli Stati alla bonifica umanitaria dei propri territori o al sostegno dei Paesi afflitti dal problema e, ultima ma non meno importante,  all’assistenza alle vittime.
Cluster bomb
La Convenzione,  ad oggi ratificata da 58 Stati e firmata da 108, non è importante solo per aver sancito  la definitiva messa al bando di armi con effetti indiscriminati ma è dirompente nel suo articolo 1, riguardante la definizione  di “vittima” degli ordigni inesplosi, intendendo per  vittime di munizioni cluster sia le persone direttamente colpite da munizioni cluster che le loro famiglie e le comunità,  riscrivendo, di fatto, un capitolo del diritto umanitario.

“Siamo molto soddisfatti che l’Italia abbia ratificato una Convezione che ci vede impegnati dal 2003 e che la discussione parlamentare intorno a questa legge sia, nei suoi iter, stata animata da molti interventi e proposte di emendamenti da parte di Deputati e Senatori – dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana  - e, come evidenziato in quegli interventi, crediamo che alcuni aspetti non siano stati approfonditi a sufficienza e che ci si sia limitati ad un impianto funzionale ma non esaustivo dell’argomento e degli aspetti correlati (…) “uno per tutti – continua Schiavello – è il supporto che le banche italiane possono accordare attraverso strumenti finanziari quali  prestiti, mutui, sicav, fondi,  ad aziende che producono mine o bombe a grappolo in altri Paesi non aderenti alla Convenzione, violando così  lo spirito stesso del Trattato sottoscritto e ratificato.”

Il vero lavoro, per ottenere l’attenzione su questi aspetti tutt’altro che secondari  comincia ora –continua  Schiavello –  “ (…) per esempio ad Aprile di questo anno le truppe di Gheddafi hanno lanciato cluster bombs MAT-120-  nei centri abitati di  Misurata uccidendo e ferendo molte persone, non molti sanno  che queste cluster sono prodotte dall’azienda spagnola Instalaza SA e che la Deutsche Bank è il più importante finanziatore di questa azienda,  mi chiedo se come risparmiatori saremmo contenti di sapere che i nostri soldi vengono impiegati , indirettamente ed alla fine di un circuito, per far ammazzare civili inerti, bambini , anziani e donne .” conclude Schiavello.
banche armate
Duetsche Bank insieme a BNL Paribas sono - come indicato dalla Rete per il Disarmo due gruppi esteri ampiamente presenti nel nostro Paese e  sono le “banche più armate” d’Italia. BNP Paribas e Deutsche Bank si sono infatti divise  più della metà dei 3 miliardi di euro di operazioni autorizzate nel 2010 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per esportazioni di armamenti italiani.

“Purtroppo,anche con questa ratifica l’Italia al secondo Meeting degli Stati Parte che si terrà in Libano, a Beirut a  Settembre 2011, parteciperà come Stato osservatore. Infatti si diviene Stato Parte dopo  6 mesi dalla ratifica stessa – dichiara Santina Bianchini  Presidente della Campagna Italiana Contro le Mine (CICM) – è, comunque grazie all’impegno del  Ministero degli Esteri  che assumendosi gli oneri delle implicazioni finanziarie, malgrado i tagli alla cooperazione, si è potuto procedere alla ratifica”  “(…) Rimane però il  problema del mancato ulteriore stanziamento sul Fondo 58/2001 a fronte dei nuovi impegni anche rispetto dei programmi di cooperazione a favore delle vittime di questi ed altri ordigni”  “ (…) Rispetto il coinvolgimento delle banche e  dei gruppi finanziari – continua Bianchini - ci sono due disegni di legge depositati rispettivamente al Senato ed alla Camera e speriamo che,  alla luce d Bomba Cluster ella presente ratifica, inizino il loro iter di discussione nel più breve tempo possibile e come Campagna Italiana  certamente ci impegneremo in tal senso” -conclude Santina Bianchini.

Note: L’Italia ha firmato la Convenzione ad Oslo il 3 dicembre 2008, impegnandosi a ratificarla nel più tra i primi 30 Paesi , ritardi dovuti al Ministero della Difesa che ha affrontato il tema facendo delle richieste che appesantivano le implicazioni finanziarie della legge, tanto da non renderla ratificabile (160 mln. di euro per il ripristino delle funzioni strategiche delle armi messe al bando ndr) nel breve periodo. Richieste stralciate in seguito dall’iter di ratifica, ma che ne hanno condizionato negativamente le tempistiche di approvazione.

www.stopclustermunitins.org

www.campagnamine.org
.