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Siamo uomini (e donne) o cacciabombardieri?

Corsa finale della campagna di pressione contro gli F35
Fonte: Campagna Sbilanciamoci! - Rete Italiana per il Disarmo - 18 giugno 2010

f35La Campagna di mobilitazione contro l'acquisto italiano dei caccia F35-JSF, promossa da Rete Disarmo e Sbilanciamoci! e sostenuta da GrilloNEWS e Unimondo, chiama all'appello per una nuova pressione sul Governo italiano. Il nostro esecutivo, dopo aver chiesto ed ottenuto qualche mese prima un parere al Parlamento in poco tempo e senza praticamente dibattito, avrebbe dovuto procedere alla continuazione della produzione di 131 caccia che potrebbero impegnare il nostro paese fino al 2026, con una spesa complessiva di programma di quasi 16 miliardi di euro (circa 14 per gli acquisti). Eppure il contratto non è stato ancora firmato, perché nello stesso Governo tanti sono i dubbi riguardanti la reale efficacia degli aerei e soprattutto i costi e ritorni industriali e tecnologici da sempre favoleggiati ma mai confermati.

Proprio quanto da tempo la nostra campagna va dicendo: in un momento di grave crisi economica - e una manovra di lacrime per molte fasce della popolazione - in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all’università e alle politiche sociali questa scelta ci sembrerebbe davvero irresponsabile. E soprattutto senza alcun tipo di ritorno positivo! Ultimamente la questione stsa uscendo dai soliti circuiti informativi: ne hanno parlato anche diversi commentatori (ad esempio Gramellini sulla Stampa) e ipotesi di costo di analisti non certo disarmisti vanno addirittura al di là di quanto da noi stimato.

Segni importanti, che ci spingono a chiedere ancora una volta il sostegno della società civile e di tutti quei cittadini e cittadine che non si vogliono rassegnare a dover rinunciare ad investimenti sociali utili e necessari per continuare a finanziare delle macchine di guerra. Già a Dicembre 2009 abbiamo presentato 25.000 firme al Governo (che non ci ha ricevuto) per completare la prima fase di pressione, ma la mobilitazione prosegue ancora e chiede con forza il non acquisto dei caccia F35. Chiediamo ancora una volta al Governo di non procedere alla prosecuzione del programma, destinando in alternativa una parte delle risorse già accantonate a programmi di riconversione civile dell’industria bellica e agli interventi delle politiche pubbliche di cooperazione internazionale. Con 16 miliardi di euro si possono fare molte altre cose in alternativa! Ad esempio si possono contemporaneamente edificare 3000 nuovi asili nido, costruire 8 milioni di pannelli solari, dare a tutti i collaboratori a progetto la stessa indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti, allargare la cassa integrazione a tutte le piccole imprese. E risistemare i conti pubblici senza dover per forza tagliare la scuola, gli stipendi statali, le pensioni....

La prossima settimana verrà inoltre presentata una mozione parlamentare a sostegno della campagna, per far giungere con chiarezza anche nelle aule parlamentari la richiesta "Caccia al caccia! Diciamo NO agli F35"

Aiutaci anche tu! Firma e fai firmare la petizione all'indirizzo www.disarmo.org/nof35

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