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Armamenti: il Sudan presenta formali proteste ad Etiopia e Kenya

Fonte: Avionews - 28 ottobre 2008

Il governo di Khartoum ha convocato gli ambasciatori di Etiopia e Kenya, per presentare loro formale protesta contro il presunto coinvolgimento dei due Paesi nel traffico di armamenti verso il Sud del Sudan, si legge in una nota diffusa dall'agenzia "Misna", nella quale viene citata l'agenzia sudanese "Suna". Armi darfur Sudan

In ballo ci sono un carico di armi pervenuto lo scorso 10 ottobre nell'aeroporto della capitale del Sud del Sudan, Juba, a bordo di un aereo militare, di qui la protesta contro l'Etiopia. E poi c'è la questione, curiosamente passata quasi sotto il silenzio della stampa internazionale, della nave cargo ucraina "Faina", assaltata e sequestrata da pirati somali lo scorso 25 settembre, vicenda circondata da un alone di mistero, di qui la protesta contro il Kenya.

Il cargo trasportava 33 tanker e armamenti varii, pare destinati al Kenya. Ma dopo il sequestro il governo di Nairobi ha più volte smentito di essere il destinatario del carico. Nel frattempo la nave è stata circondata da natanti americani che sorvegliavano che i pirati non gettassero in mare il carico, mentre Kiev confermava essere il Kenya il destinatario.

Insomma un impiccio internazionale ancora irrisolto nel quale si è sentita coinvolta la Somalia, che oggi protesta.

Ma l'episodio del "Faina" è stata anche la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo, e cioè la recrudescenza della pirateria del mare, perlopiù ad opera di somali, al punto da indurre l'Onu ad adottare la risoluzione n° 1838 che "Invita tutti gli Stati interessati alla sicurezza delle attività marittime" ad impegnarsi nella lotta contro i pirati del mare "Attraverso il dispiegamento di imbarcazioni e mezzi aerei militari'' nelle acque somale,

Note: Articolo al link http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1095312&pagina_chiamante=index.php
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