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I dati diffusi tramite un report della “Geneva Declaration”

La violenza armata nel mondo costa oltre 163 miliardi di dollari all’anno

Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 16 settembre 2008

L’economia globale mondiale perde in termini di produttività dai 95 ai 163 miliardi di dollari all’anno a causa della violenza armata. Questo è il crudo risultato di una ricerca pubblicata dalla “Geneva Declaration” (organizzazione di oltre 90 stati che si impegna a misurare gli impatti negativi della violenza armata) e disponibile per un download diretto a questa pagina web. Il rapporto è stato lanciato in occasione dell’incontro di revisione della Dichiarazione di Ginevra 2006 sulla violenza armata e lo sviluppo. Haiti e il problema delle armi

Il dato evidenziato dalla ricerca è ancora più impressionante se si pensa che in esso non sono inclusi i costi (sia diretti che indiretti) delle guerre e delle situazioni di conflitto armato. Nel conteggio invece sono inseriti i danni e gli impatti negativi causati da ogni tipo di armamento, non solo dalle armi cosiddette “piccole o leggere”. Tuttavia il rapporto stima che armi da fuoco di questo tipo sono state usate nella maggioranza (circa il 60%) degli oltre 490.000 omicidi commessi in tutto il mondo nel corso del 2004.

Il lavoro è stato rilanciato con piena evidenza dalla rete internazionale IANSA (International Action Network on Small Arms) di cui anche Rete Italiana per il Disarmo fa parte.
“Il lavoro del gruppo di stati riuniti sotto l’egida della Geneva Declaration ha creato l’opportunità per nazioni povere come il Guatemala di studiare e collegare il tema dello sviluppo sostenibile con la riduzione della violenza armata” - afferma con decisione Mayda de Leon, ricercatrice per la ONG IEPADES membro della rete IANSA - “La nostra guerra civile (lunga 36 anni) si è conclusa nel 1996 ma circa 25 persone al giorno sono uccise o seriamente ferite da armi da fuoco, in un paese con una popolazione di soli 12 milioni di persone. La combinazione di armi da fuoco, traffico di droga, criminalità organizzata e deboli programmi sociali sta mantenendo il Guatemala violento e povero”.

L’incontro di revisione ha confermato progressi nell’implementazione della Dichiarazione di Ginevra sulla violenza armata e lo sviluppo, che ad oggi è stato supportato da 94 stati. I 13 governi che hanno composto il Gruppo di lavoro che ha promosso la dichiarazione stanno cercando appoggio per una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante la “Promozione dello sviluppo attraverso la prevenzione e la riduzione della violenza armata”.

La Rete Italiana per il Disarmo fin dalla sua costituzione sostiene la necessità di un intervento deciso da parte dei governi e della società civile verso la riduzione della violenza armata e della produzione e commercio di armi che naturalmente la alimentano. Ciò non solo nell’ottica di ridurre drasticamente le vittime dirette che ogni giorno cadono nel mondo sotto i colpi delle armi da fuoco e degli armamenti in genere, ma anche perché l’investimento di ingenti somme di denaro in questi ambiti non fa altro che rendere sempre più croniche situazioni di povertà impedendo un reale sviluppo sostenibile in ampie aree del mondo.

Geneva Declaration

Note: Ulteriori informazioni su http://www.iansa.org/ e sul sito di Geneva Declaration http://www.genevadeclaration.org/index.html

Allegati

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