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Negli Stati Uniti a causa delle armi

Trenta mila morti l'anno

Fonte: ANSA.it - 26 giugno 2008

Le armi provocano negli Usa circa 30.000 vittime all'anno. Negli Stati Uniti, un paese di 300 milioni di abitanti, ci sono più o meno altrettante armi nelle mani di privati cittadini. Sono due tra i dati che fotografano la realtà della diffusione di pistole, fucili e simili in America, dove oggi la Corte Suprema si è pronunciata con una sentenza storica che rafforza il diritto individuale ad essere armati. Secondo i dati diffusi dalla Brady Campaign, una delle principali organizzazioni che si battono per il controllo delle armi, nel 2005 sono morte negli Usa 30.694 persone raggiunte da proiettili.

Di queste, 12.352 risultano vittime di omicidi; 17.002 di suicidi; 789 casi si sono rivelati incidenti; 330 persone sono state uccise in interventi della polizia (221 casi sono incerti). Il numero dei feriti, secondo le statistiche del 2005, è più del doppio dei morti. Le stime della Brady Campaign indicano che nel 34,5% delle abitazioni americane c'é almeno un'arma (nel 24% dei casi si tratta di una pistola).

Nel 2004, risultavano 283 milioni di armi possedute da privati (il 40% delle quali erano pistole). Nel 2005 - sempre secondo l'organizzazione che porta il nome di James Brady, il portavoce di Ronald Reagan rimasto paralizzato nell'attentato del 1981 all'allora presidente - sono morti per armi ogni giorno negli Usa in media otto persone di età inferiore ai 19 anni. Nel corso di quell'anno, l'ultimo per il quale sono disponibili statistiche, sono stati uccisi 1.972 bambini e adolescenti, mentre altri 822 hanno commesso suicidio con armi e 173 sono morti per incidenti. Dopo gli incidenti stradali, la morte per armi da fuoco è la seconda causa più diffusa di decesso per i giovani americani.

Note: Articolo al link http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_103868102.html
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