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Papa: appello contro traffico d'armi e debito estero

Fonte: Repubblica.it - 17 giugno 2008

Un appello e' stato rivolto oggi dal Papa "a tutte le persone implicate nella vendita e nel traffico di armi, con interessi spesso molto lucrativi, ad interrogarsi sulle conseguenze dei loro comportamenti". "Possa la comunita' internazionale - e' stato l'auspicio espresso da Benedetto XVI - impegnarsi in quest'ambito, a fianco delle comunita' locali, per porre la pace come priorita' in ogni Paese". Il Pontefice ha anche chiesto "un annullamento del debito e una ripartizione piu' equa delle ricchezze". Occasione per riproporre la posizione della Santa Sede su questi temi e' stata l'udienza concessa dal Papa alla presentazione delle lettere credenziali al nuovo ambasciatore del Camerun presso la Santa Sede, Antoine Zanga. Il Papa ha invitato tutti i camerunesi "ad avere una coscienza sempre piu' acuta del bene comune" con l'auspicio che la comunita' internazionale, tramite "aiuti adeguati e ben indirizzati" possa "contribuire a rompere il circolo vizioso del sottosviluppo e della poverta' estrema". La presenza nel Paese di un grande numero di rifugiati in fuga da conflitti e' motivo, ha aggiunto il Papa teologo, anche per un invito "alle nazioni della regione a rispondere sempre di piu' alle esigenze della sicurezza e della pace, per fronteggiare i diversi focolai di violenza, di cui e' vittima la popolazione innocente e la Chiesa stessa", come testimoniano le morti tragiche di mons. Yves Plumey, del padre gesuita Engelbert Mveng e del frate claretiano tedesco Anton Probst. "Uno dei doveri fondamentali dei responsabili politici - ha concluso il Papa - e' senza dubbio offrire ai loro concittadini una situazione sociale in pace e concordia, che ponga fine alle tensioni e allo scontento, che generano regolarmente dei conflitti, per far prevalere il dialogo e il rispetto della legittima diversita' culturale tra i gruppi sociali ed etnici, per costruire ed unificare la nazione".

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