ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Africa - Tanzania

Proliferazione delle armi: la Tanzania, il Paese meno colpito dal fenomeno, promuove un’iniziativa regionale

LM
Fonte: Agenzia Fides - 10 marzo 2008

l problema della proliferazione incontrollata di armi da fuoco e da guerra è stato al centro della riunione dei parlamentari degli Stati dell’Africa orientale che si è tenuta ad Arusha, in Tanzania.
All’incontro hanno partecipato deputati di Burundi, Kenya, Rwanda Uganda, Tanzania e dell’ East Africa Legislative Assembly, il Parlamento della Comunità dell’Africa Orientale.
Se l’illecita diffusione di armi da guerra è un problema sentito in Paesi che sono appena usciti da una guerra civile, come il Burundi, anche Stati come Kenya e Tanzania non sono immuni dal fenomeno. In Kenya negli scontri causati dalla recente crisi sono morte più di mille persone, alcune delle quali uccise con armi tradizionali (frecce, armi da taglio), altre con kalashnikov.
Secondo una recente ricerca, anche in Tanzania vi sono zone dove si è notato negli ultimi tempi un aumento dei traffici di armi. Si tratta in particolare delle aree al confine con la Repubblica Democratica del Congo, un Paese dove ancora agiscono diversi gruppi di guerriglia, come Kigoma, Kagera e Morogoro, e in misura minore Arusha, Mwanza e le regioni della costa.
Lo studio afferma che la Tanzania è un luogo sicuro durante le ore diurne, eccetto che a Kagera e a Kigoma, anche se nelle ore notturne si ha la percezione di una maggiore insicurezza. In ogni caso il livello di criminalità è inferiore a quello dei Paesi vicini, come ad esempio il Kenya. I crimini più comuni sono il furto di bestiame e in casa.
I leader tribali continuano inoltre ad avere un ruolo importante nelle risoluzione dei conflitti e la popolazione preferisce rivolgersi a loro più che alle autorità statali.
Se la situazione appare quindi relativamente stabile e tranquilla, perché si nota questo aumento degli acquisti di armi illecite? Secondo la ricerca il fattore principale di aumento della domanda di armi è l’insicurezza derivante dal peggioramento delle condizioni economiche. Sebbene oltre un quarto delle persone intervistate dagli studiosi abbia espresso la disponibilità a detenere un’arma, vi è un forte supporto a misure per mettere sotto controllo le armi da fuoco.
Occorre quindi una collaborazione tra le autorità dello Stato e quelle delle comunità locali per mettere sotto controllo il fenomeno. La Tanzania ha sempre appoggiato le iniziative per bloccare i traffici illeciti nella regione e si è attivamente impegnata per definire un quadro legislativo comune a tutti gli Stati dell’Africa orientale per regolamentare il commercio e il possesso delle armi.
Il problema è molto sentito anche in Angola, dove le autorità hanno annunciato di aver aumentato i controlli delle armi raccolte negli arsenali dell’esercito e della polizia. Verranno inoltre sequestrate le armi da guerra in possesso degli organi di sicurezza privata che potranno detenere solo armi comuni da sparo. In Angola sono in circolazione numerose armi dai tempi della guerra civile (1975-2002), ma secondo un responsabile della polizia locale, vi sono pure flussi illeciti di armi provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo.

Note: Articolo al link http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=16673&lan=ita
.