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La banca svizzera UBS perde la licenza in India

Per un sospetto caso di riciclaggio di armi saudite
Tonino Salvitti
Fonte: Economia in pillole - 07 febbraio 2008

La Reserve Bank of India (Rbi) ha sospeso la licenza a operare sul mercato indiano concessa circa un anno fa a Ubs per la presunta reticenza del colosso bancario svizzero a collaborare in un'indagine su un sospetto caso di riciclaggio. La notizia è stata data ieri mattina da un quotidiano finanziario indiano, ed è stata confermata alcune ore più tardi da una portavoce della Banca centrale che ha spiegato che l'autorizzazione ad aprire delle filiali per servire la clientela business concessa a Ubs non è più valida.

Secondo una fonte anonima citata dal giornale, la licenza non verrà rilasciata fino a che l'istituto svizzero non fornirà alla Banca centrale «alcune delucidazioni» su un caso che coinvolge un impreditore locale e un mercante d'armi saudita. Un portavoce di Ubs ha replicato che la banca «collabora con le autorità di tutti i Paesi in cui opera», senza spiegare cosa abbia causato lo scontro con l'istituto centrale. Secondo la ricostruzione fornita da uno degli investigatori, le trattative tra gli inquirenti indiani e Ubs si sarebbero arenate sulla richiesta svizzera che i chiarimenti cercati da Delhi venissero formalizzati in una lettera rogatoria. Una procedura considerata burocraticamente complessa e onerosa sotto il profilo probatorio che gli inquirenti indiani, forti evidentemente dell'appoggio di governo e Banca centrale, non sembrano intenzionati a seguire.

Il caso che sta opponendo i due istituti ruota intorno a una serie di tortuosi passaggi di denaro attraverso gli Stati Uniti, l'India, le Isole vergini britanniche e la Svizzera che secondo gli investigatori indiani potrebbe nascondere un'operazione di riciclaggio. In particolare gli inquirenti si stanno concentrando su due trasferimenti da 300 e 290 milioni di dollari avvenuti tra il miliardario saudita residente nel Principato di Monaco Adnan Khashoggi e Hasan Ali Khan, un ricco allevatore di cavalli originario di Pune, nello Stato centroccidentale del Maharashtra, che ha recentemente fatto perdere le proprie tracce. Gli investigatori sostengono che nei conti svizzeri di Khan ci siano circa 8 miliardi di dollari, almeno in parte di provenienza sospetta. Khashoggi è un sorvegliato speciale della giustizia indiana da quando venne accusato di avere venduto armi alle Liberation Tigers of Tamil Eelam, o Tigri Tamil, il gruppo di guerriglieri dello Sri Lanka considerato responsabile dell'assassinio dell'ex primo ministro indiano Rajiv Gandhi.

La decisione della Reserve Bank of India è il secondo provvedimento di carattere almeno apparentemente ritorsivo assunto dalle autorità indiane nei confronti di Ubs. Il primo risale allo scorso dicembre quando il governo bocciò l'acquisizione della società indiana di mutual fund della Standard Chartered Bank da parte dell'istituto svizzero. L'affare, valutato a 467 crore, al cambio attuale circa 118 milioni di dollari, sarebbe stato fatto saltare su sollecitazione dell'Enforcement directorate, l'agenzia investigativa indiana che si occupa di reati finanziari, proprio in relazione all'indagine su Khan, Khashoggi e i passaggi di denaro attraverso l'istituto svizzero.
Per Ubs, che è gia presente in India nel settore del wealth management, il congelamento della licenza deciso dalla Banca centrale significa l'esclusione da un mercato bancario in forte sviluppo dove operano già gruppi come Citigroup, Hsbc, Abn Amro e Bnp Paribas, e che è trainato da un'economia che nell'ultimo anno fiscale è cresciuta del 9,6%.
Intanto i piccoli azionisti si preparono a chiedere all'assemblea del 27 i vertici dell'istituto elvetico rinuncino a 8 miliardi franchi di bonus.

Note: Articolo al link http://blog.libero.it/BlogEconomia/view.php?id=BlogEconomia&mm=0&gg=080207
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