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CONTRABBANDO D'ARMI

Ucraina, missili venduti a Cina e Iran

Kiev ammette che suoi vettori strategici, in grado di portare testate nucleari, sono stati illegalmente ceduti: 6 a Pechino e 12 a Teheran
21 marzo 2005 - Andrea Nativi
Fonte: Il Giornale - 19 marzo 2005

L'Ucraina ha fornito alla Cina e all'Iran rispettivamente 6 e 12 missili da crociera a lungo raggio capaci di portare testate nucleari ad una distanza di 3.000 km. Lo ha confermato ufficialmente al Financial Times il procuratore generale di Kiev, Sviatoslav Piskun, che già dallo scorso anno sta conducendo un procedimento segreto nei confronti di un uomo d'affari ucraino e di due russi accusati di aver ideato e realizzato il contrabbando di armi micidiali.
L'ucraino è stato arrestato lo scorso anno, così come uno dei russi, catturato a Praga a luglio e in attesa di estradizione dopo aver subito un attacco cardiaco. Il suo complice è invece ancora latitante. I servizi segreti ucraini stanno cercando di individuare i funzionari coinvolti nelle autorizzazioni all'export di armamenti, che con tutta probabilità hanno facilitato l'operazione clandestina. L'indagine riguarderebbe varie persone nonché il ruolo della società di Stato Ukrspetsekport che si occupava, con il beneplacito della precedente nomenklatura, delle vendite di armamenti.
Il procedimento è stato avviato, in sordina, lo scorso anno, quando ancora era presidente il discusso Leonid Kuchma, sostituito tre mesi fa da Viktor Yushchenko. Ai tempi di Kuchma l'Ucraina era ben nota per la disinvoltura con la quale vendeva tecnologie e sistemi d'arma sofisticati a qualunque acquirente fosse in grado di pagare, si trattasse dell'Irak di Saddam o dell'Iran- Solo con il cambio di regime però si è potuto avere conferma di questa specifica operazione ed ora la comunità internazionale sta esercitando forti pressioni affinché sulla vicenda sia fatta chiarezza, con la massima trasparenza. Anche perché la vicenda, di cui l'intelligence occidentale è a conoscenza da tempo, è tutt'altro che definita. Non si è sicuri neanche del numero di missili coinvolti, di come abbiano lasciato il paese, con quali
complicità e triangolazioni. Sono coinvolti servizi segreti, trafficanti, uomini d'affari, come l'australiano di origine afganoiraniana Sarfraz Haider, che operava con una società export da Cipro, morto nel 2004 in quello che sembrava un incidente e che invece sarebbe stato vittima omicidio ben mascherato. Flaider si sarebbe occupato in particolare della vendita delle armi all'Iran, cosa sicuramente poco gradita ad Israele. Ma anche a Teheran c'era interesse a far sparire ogni traccia.
La preoccupazione del resto è giustificata, perché le armi in questione sono micidiali. Si tratta di missili Raduga Kh-55 (As-15 Kent per la Nato) che equipaggiavano i bombardieri strategici Tu-29 e Tu- 160 che l'allora Visione Sovietica manteneva in territorio ucraino. Con la dissoluzione dell'Urss, Kiev ha ereditato tin enorme arsenale nucleare e ci sono voluti pazienti negoziati e cospicue compensazioni economiche per convincere le autorità ucraine a disfarsi, attraverso distruzione o restituzione alla Russia, delle testate nucleari e dei relativi vettori. Ma mentre sugli ordigni nucleari c'è una moderato ottimismo, le cose si fanno più complesse per quanto concerne i vettori missilistici aviolanciati. L'Ucraina ne aveva probabilmente più di 550. Di questi alcune centinaia erano i temibili Kh-55A, missili lunghi oltre 6 metri, con un diametro di 50 cm, pesanti 1.500 kg, in grado di percorrere a oltre 700 km/h fino a 3.000 km e di portare a destinazione una testata nucleare da 200 k'f (equivalenti a 200.000 tonnellate di tritolo) con una precisione stimata in circa 150 metri.
I Kh-55 finiti in Cina e Iran sono privi di testata, ma costituiscono una fonte preziosa di tecnologia e informazioni. Con un processo di reverse engineering (si parte dal prodotto finito per ricostruire progetti e processo di fabbricazione) in cui entrambi i paesi eccellono è solo questione di tempo prima che Pechino e Teheran siano in grado di produrre in proprio copie modificate di queste armi.

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