Una nuova fase di campagna

Dopo aver sensibilizzato l'opinione pubblica a riguardo del caccia F-35, già a partire dal 2009 quando nessuno trattava questo tema, ed aver raccolto il supporto di oltre 80.000 firme di cittadini, 650 associazioni, il sostegno di oltre 60 Enti Locali (tra Regioni, Province e Comuni) la campagna "Taglia le ali alle armi" (promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavola della Pace) continua la propria azione affinché venga decisa la cancellazione della partecipazione italiana al programma JSF. 

Il nostro lavoro è ora quello di stimolare Governo e Parlamento a rivedere una decisione inutile, dannosa e problematica in questi tempi di crisi: a tal scopo verranno messi in campo diversi strumenti di pressione che invitiamo ad utilizzare (anche da coloro che avessero già aderito alle prime fasi della campagna).

Dai problemi tecnici ai costi sempre in aumento, dai dubbi di tutti gli altri paesi partner alla ostinata decisione di continuare l'acquisto da parte del nostro Ministero della Difesa, alle inesistenti "penali" sulla cancellazione dell'acquisto l'opinione pubblica ha avuto modo in questi ultimi mesi di capire meglio cosa sta dietro al progetto del caccia F-35. E comprendere come si tratti dell'ennesimo e gigantesco spreco di denaro pubblico a sostegno delle spese militari distolto invece da usi socialmente ed ambientalmente più utili e necessari.

Una prima fase di mobilitazione a metà del 2013 ha portato alla Discussione e votazione alla Camera sulla mozione "NO F35" che ha portato ad un ennesimo rinvio e un'occasione persa per dire definitivamente NO al caccia. Pur con qualche spiraglio in più del passato che ci rende ancora più determinati nella nostra azione.

Il prossimo appuntamento è quindi al Senato dove tra il 15 e il 16 di luglio andranno in discussione alcune mozioni che chiedono cancellazione o quantomeno sospensione della partecipazione italiana al programma Joint Strike Fighter. E' l'occasione per una continuazione della mobilitazione e della pressione al Parlamento, questa volta diretta verso i Senatori.


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rilancia l'appello a tutti i senatori


"Il Parlamento voti la cancellazione del programma F-35"

Nei prossimi giorni - dopo la votazione recentemente avvenuta alla Camera dei Deputati - il Senato della Repubblica andrà a discutere alcune mozioni che hanno l'intento di chiedere la cancellazione o quantomeno la sospensione (vincolata ad una approfondimento) della partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter.

In linea con le richieste e indicazioni della campagna “Taglia le ali alle armi” (che dal 2009 si batte contro i caccia) sosteniamo questa nuova iniziativa parlamentare e tutte quelle che si renderanno necessarie per bloccare una scelta così sbagliata.

Spendere 14 miliardi di euro per comprare (e oltre 50 miliardi per l'intera vita del programma) un aereo con funzioni d’attacco, capace di trasportare ordigni nucleari, mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute e la giustizia sociale è una scelta incomprensibile che il Governo deve rivedere 

Per questo chiediamo a tutti i Senatori di sostenere tutte le iniziative parlamentari tese a fermare il programma degli F35 e a ridurre le spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro l’impoverimento dell’Italia e degli italiani.

primi firmatari

Ascanio Celestini - Luigi Ciotti - Riccardo Iacona - Chiara Ingrao - Gad Lerner - Savino Pezzotta - Roberto Saviano - Cecilia Strada - Umberto Veronesi - Alex Zanotelli

 

ulteriori adesioni

Fiorella Mannoia, cantante

Andrea Sarubbi, giornalista

Luca Bottura, conduttore radiofonico

Alessandro Gassman, attore 

Giuliano Pisapia, sindaco di Milano

Elisabetta Laganà, presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia

Nicola Villa, Gli Asini

Grazia Naletto, Lunaria e co-portavoce di Sbilanciamoci

Andrea Baranes, Fondazione Culturale Responsabilità Etica e co-portavoce Sbilanciamoci!

Martina Pignatti, presidente Un Ponte per...

Padre Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia

Raffaello Zordan, Nigrizia

Guido Barbera, presidente del Cipsi e di Voglio Vivere Onlus

Giosuè De Salvo, Mani Tese

Flavio Mongelli, responsabile pace solidarietà e cooperazione internazionale ARCI

Mao Valpiana, presidente Movimento Nonviolento

Pasquale Pugliese, segretario Movimento Nonviolento

don Renato Sacco, coordinatore nazionale Pax Christi

Luisa Morgantini, già vicepresidente Parlamento Europeo - Assopace Palestina

Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la Pace e i diritti umani 

Francesco Vignarca, coordinatore Rete Italiana per il Disarmo

Gianni Palumbo, portavoce Forum Terzo Settore Lazio

Mauro Oricchio, Direttore Coordinamento Comasco per la Pace

padre Luigi Anataloni, segretario FESMI a nome delle riviste missionarie italiane, rappresentate dai direttori di Africa, Comboni Fem, Nigrizia, Popoli e Missioni Consolata

Flavio Lotti, coordinatore Tavola della Pace

Riccardo Troisi, ReOrient

Massimo Paolicelli, presidente Associazione Obiettori Nonviolenti

Giovanna Benucci, portavoce Assopace

Emanuele Giordana, Lettera 22

Graziano Zoni, Emmaus Italia

Leopoldo Rebellato, presidente Associazione Incontro Fra i Popoli – IFP – di Cittadella 

Remo Marcone, presidente AMISTRADA 

Simone Naletto, Cipsi

Alessandro Franceschini, presidente AGICES  - Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale

Paolo Petracca, presidente Acli Milano

Stefano Corradino, direttore di Articolo21

Sergio Bergami, presidente del MIR

Gianni Alioti, Ufficio Internazionale FIM Cisl

Maso Notarianni, giornalista

Alberto L'Abate Presidente onorario di IPRI-Rete CCP (Istituto di Ricerche per la Pace Italiano - Rete Corpi Civili di Pace)

Bernardo Venturi, direttore CSDC - Centro Studi Difesa Civile 

Leopoldo Tartaglia, Coordinatore Dipartimento Politiche Globali CGIL

Sergio Bassoli, Responsabile Pace, Dipartimento Politiche Globali CGIL

Stefano Maruca, Ufficio internazionale FIOM Cgil