Monte San Pietro: il Comune contro i caccia F-35

Fonte: Comune di Monte san Pietro - 04 maggio 2012

Ecco la discussione tenuta in Consiglio Comunale sulla mozione "No F35" della campagna Taglia le ali alle armi.

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Il Sindaco dà la parola al Consigliere Cavalieri (Capogruppo Centro e Sinistra per Monte San Pietro) il quale provvede a dare lettura dell'o.d.g. (allegato 1).
Aperto il dibattito prende la parola il Consigliere Sterpa (Jessie Messina per Monte San Pietro) il quale afferma personalmente di essere assolutamente d'accordo perchè ritiene l'acquisto di cacciabombardieri uno spreco di denaro pubblico. Infatti un cacciabombardiere non serve a niente, serve a distruggere e non a costruire. Bisogna invece sperare in un mondo che costruisca. Soprattutto in un momento in cui vengono chiesti sforzi ai cittadini per pagare l'IMU, buttare soldi in bombe e in aerei gli sembra assurdo. Sarebbe meglio spendere questi soldi per famiglie in difficoltà, per aziende e per mandare avanti l'economia. NO F35 JSF
Il Consigliere Degli Esposti (Jessie Messina per Monte San Pietro) ritiene giusto questo o.d.g. anche se il suo Gruppo, fino ad ora, non ha volutamente presentato o.d.g. a sostegno dei marò italiani, che sono in India ad aspettare una sentenza, per non entrare troppo in sistemi internazionali. Coglie comunque l'occasione per ricordare che ci sono due persone in India e non si sta facendo moltissimo per aiutarle nè nei processi che stanno subendo nè divulgando notizie. Passando all'o.d.g., propone di eliminare cinque righe nella seconda pagina, capoversi 5° e 6°, perchè non portano ad un qualche cosa che si vuole ricordare per il disarmo e non aggiungono niente all'idea essenziale di non acquistare i cacciabombardieri.
Il Consigliere Castagnoli (Centro e Sinistra per Monte San Pietro) si compiace del fatto che ci possa essere un voto condiviso su questo o.d.g.. Afferma che tale documento è stato proposto per appoggiare la Campagna “Taglia le ali alle armi” e l'accenno alle Associazioni pacifiste richiamato nel testo vuole evidenziare che molte Associazioni trasversali si sono attivate contro tale acquisto. Il Consigliere quindi conserverebbe i capoversi che il Consigliere Degli Esposti vorrebbe tagliare. Aggiunge che l'obiettivo di questo o.d.g. è anche quello di ridurre le spese per le armi. Ribadisce il concetto che il fondamentalismo è una religione e non si combatte con le armi ma con la parola. Riallacciandosi a quanto esposto dal Consigliere Sterpa, precisa che i punti cardine della politica estera italiana dovrebbero essere quelli di ricostruire e cooperare. Asserisce che le spese per armi sono inutili e incompatibili con i sacrifici richiesti agli italiani. Osserva che anche in Italia i soldi per le armi non mancano mai. Evidenzia che l'Italia è un Paese produttore di armi leggere, ci sono circa mille aziende che le producono vendendole proprio a quei governi che si stanno impegnando per una campagna contro l'abuso delle armi.
Il Consigliere Cinti (Centro e Sinistra per Monte San Pietro) sottolinea l'importanza di presentare questo o.d.g. anche perchè coincide proprio con la serata di presentazione del bilancio 2012. Di fronte alle difficoltà economiche, in un momento come questo, il Governo ha deciso di spendere 20 miliardi in un progetto di questo genere. Ad integrazione dell'o.d.g. aggiunge alcuni dati sul tema. In particolare il GAO (che è l'equivalente della Corte dei Conti in USA) ha fatto presente che i costi relativi a tale progetto sono già lievitati dell'80%. Inoltre, nel documento dei primi cento giorni del Governo Monti, si evince che le spese per la difesa costituiscono, rispetto al PIL, lo 0,9%: in realtà non si capisce da cosa emerge tale numero perchè la NATO sostiene che sono l'1,4% del PIL, ma senza conteggiare la quota destinata all'Arma dei Carabinieri, mentre negli altri Paesi le spese militari sono calate più che in Italia. Cita ulteriori dati tratti dal sito della CIA e poi si sofferma su quelli relativi alle ricadute occupazionali di tali spese, dati che sono da ridimensionare drasticamente se si tiene conto di stime più attendibili. Di contro, nessuna cifra è destinata alla manutenzione dei velivoli per il
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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 17/04/2012
2012. A ciò aggiunge che tutto questo va a favore di un'azienda USA e penalizza aziende europee.
L’Assessore Costa riferisce di aver assistito ad un’audizione parlamentare dalla quale è emerso che esperti militari hanno riferito che è utile sì avere un certo numero di questi aerei ma non in questa quantità. Si pensa invece che una parte di queste spese dovrebbero essere destinate ad operazioni di pace, in particolare per lo sviluppo della logistica che ha bisogno di investimenti oculati. Per cui anche dal punto di vista militare questo progetto è una cosa molto sbagliata. Per quanto riguarda la proposta del Consigliere Degli Esposti, di eliminare dal testo i due capoversi, ritiene che, per quanto attiene il capoverso della Marcia della pace, si tratti di un riferimento del tutto neutro in quanto la Marcia della pace è, da sempre, apolitica. In ogni modo si rimette alle valutazioni che farà il Capogruppo.
Il Sindaco ricorda che, già nel notiziario comunale n. 2/2010, la maggioranza propose la riduzione delle spese militari e, a maggior ragione, questa proposta va ribadita adesso che si versa in una situazione di crisi economica dalla quale non si sa se, come, quando si uscirà e a quali condizioni, in quanto i sacrifici potrebbero non bastare e si potrebbe innescare una spirale negativa per l'economia. Di fronte a tagli delle spese a sanità, sociale e scuola, crede che si debbano tagliare le spese militari. Sull'emendamento si rimette alla volontà dei Capigruppo.
Il Consigliere Cavalieri intende chiudere il dibattito aggiungendo alcuni concetti. Afferma che l'Italia è in gioco, come partner privilegiato, nel più grande progetto aeronautico militare della storia, costellato di problemi, sprechi e budget sempre in crescita, mentre diversi altri Paesi partecipanti (tra cui Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Danimarca e gli stessi Stati Uniti capofila) hanno sollevato dubbi e rivisto la propria partecipazione. In questo periodo di crisi e di mancanza di risorse per tutti i settori della società, ritiene che sia importante effettuare pressione sul Governo Italiano affinché decida di rivedere la propria intenzione verso l’acquisto degli F35 scegliendo altre strade, sia nell’utilizzo dei fondi (verso investimenti sociali), sia nella costruzione di un nuovo modello di difesa. Quello dei caccia F35 è un programma che, ad oggi, è costato già 2,7 miliardi di euro e ne costerà - in caso di acquisto di 131 aerei - almeno altri 15 che potrebbero scendere a 10 miliardi, con una riduzione a 90 esemplari, tenendo conto che l'azienda costruttrice ha già minacciato di aumentare il prezzo di ogni singolo velivolo nel caso si dovesse ridurre il programma. Complessivamente si potrebbe arrivare ad una spesa tra i 15 e i 20 miliardi nei prossimi anni, senza contare il mantenimento successivo di tali velivoli. Nel 2012 l’Italia dovrebbe acquistare tre esemplari per 140 milioni di euro l'uno: quantomeno tale cifra é il costo ricavabile dai dati statunitensi recentemente pubblicati. Si chiede a chi giovi tutto ciò, a chi si debba fare la guerra con questi aerei faraonici. L'investimento appare spropositato e insensato. Sottolinea anche che, in nome della difesa della Nazione, si sperperano denari pubblici. Aggiunge che spesso le posizioni pacifiste sono definite naif ma ritiene che il vero prestigio internazionale non derivi dallo sfoggiare cacciabombardieri. Rileva che, a supporto dell'adesione a questo progetto, si invoca l'obbligo di rispettare impegni internazionali ma lo stesso non avviene per gli impegni internazionali in materia di cooperazione allo sviluppo dove l'Italia è fanalino di coda. Evidenzia che le manovre economiche recenti porteranno gravi conseguenze sui cittadini: i tagli agli Enti Locali e alle Regioni si tradurranno in minori servizi sociali o in aumento delle tariffe. Sono paragonabili all'acquisto degli F35. Con i 15 miliardi che si risparmierebbero cancellando l'acquisto si potrebbero fare molte cose, per
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esempio ricostruire zone colpite da calamità o mettere in sicurezza scuole pubbliche. Anche l'impatto industriale e occupazionale sarà scarso rispetto a quanto prospettato dalla difesa. Riferisce che il 6 e il 28 marzo scorsi finalmente la Camera dei Deputati si è occupata della questione. La mozione per il blocco dell'acquisto degli F35 è stata respinta ma è stata approvata una mozione che impegna il Governo a subordinare qualunque decisione, relativa all'assunzione di impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, al processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e organizzativi dello strumento militare italiano. Questo è sicuramente un primo successo. Ribadisce la contrarietà al progetto. Conclude rendendo noto che tutti i dati da lui enumerati sono stati tratti dal sito della Campagna “Taglia le ali alle armi” e dal sito della Camera. Si ricollega a quanto dichiarato dal Consigliere Degli Esposti rilevando innanzitutto, con piacere, la condivisione dell'.o.d.g.. Spiega che le citazioni relative alle Associazioni, di cui all'emendamento proposto dal Consigliere, hanno il significato di ringraziare queste Associazioni (che sono apolitiche) per il loro impegno: se queste Associazioni non si fossero attivate, di questo tema non ci si sarebbe occupati. Anche pensando di togliere i riferimenti a tali Associazioni, il senso dell'o.d.g. non cambia. Si intenderebbe mantenere i due capoversi. Nel caso persista la richiesta del Consigliere Degli Esposti, chiede una breve sospensione per consultarsi con il Gruppo.
Il Consigliere Degli Esposti gradirebbe l'eliminazione dei riferimenti alle Associazioni anche se il suo Gruppo, a malincuore, voterà a favore dell'o.d.g..
Il Sindaco dispone una sospensione, dalle ore 21.15 alle ore 21.20, del Consiglio Comunale.
Riprende la parola il Consigliere Cavalieri il quale, nello spirito di accogliere almeno parzialmente quanto richiesto dal Consigliere Degli Esposti, suggerisce la controproposta di modificare i capoversi 5° e 6° trasformandoli in un unico nuovo 5° capoverso come di seguito riportato:
“ricordando l’appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011 e le proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali;”
A questo punto il Consigliere Degli Esposti ritira il suo emendamento.
Degli interventi, riportati in sintesi, si conserva agli atti registrazione fonica (CD nn. 3 e 4/2012).
Il Sindaco pone in votazione, resa per alzata di mano, l'emendamento presentato dal Consigliere Cavalieri, di modifica dei capoversi 5° e 6° come sopra riportato, che viene approvato all’unanimità (componenti Consiglio presenti e votanti n. 16).
Il Sindaco pone poi in votazione l’intero testo emendato.
A voti unanimi resi per alzata di mano (componenti Consiglio presenti e votanti n. 16)
DELIBERA
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1) - di approvare l’o.d.g. presentato dal Gruppo Consiliare Centro e Sinistra per Monte San Pietro, contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35, con le modifiche apportate in seguito all'emendamento proposto dal Consigliere Cavalieri (allegato 2).