In piazza a Ivrea contro gli F-35

Sabato 25 febbraio in 131 Piazze d’Italia per risparmiare 15 miliardi
Pierangelo Monti
Fonte: Verieventuali - 11 febbraio 2012

La campagna “Taglia le ali alle armi!” culminerà sabato 25 febbraio. Iniziò il 2 giugno 2009 a Novara, con la manifestazione contro l’acquisto di 131 cacciabombardieri F35 per l’aeronautica italiana e contro la costruzione dello stabilimento nella base militare di Cameri, in cui Lockheed Martin ed Alenia costruiranno le ali e monteranno queste macchine di morte. Anche il 12 novembre scorso (giorno delle dimissioni del governo Berlusconi) si è ripetuta la manifestazione a Novara, ignorata ancora una volta dai mass media.

Poi finalmente, con l’accresciuta coscienza della crisi finanziaria dell’Italia, si è diffusa anche sui giornali la critica all’enorme spesa prevista per l’acquisto di 131 F35.

Ma l’opposizione a questo pazzesco programma, avviato quindici anni fa dal democri Manifestazione NO F35 stiano Andreatta, ministro della difesa del primo governo Prodi, non basta. L’attuale ministro ammiraglio Di Paola è convinto che gli F35-JSF (Joint Strike Fighter) servono ad ammodernare la difesa dell’Italia. 

Il popolo italiano colpito dalle misure economiche governative, è certamente contrario a spendere circa 125 milioni per ognuno dei 131 JSF (in totale 15 miliardi). Se si facesse un referendum sono convinto che vincerebbero i no a questo folle spreco.

Probabilmente il governo Monti, per tranquillizzare l’opinione pubblica, diminuirà un pochino le spese militari e forse anche il numero dei caccia F35 (si consideri che l’Italia ha già speso 13 miliardi per 100 caccia Eurofighter).

Ma non dovremmo accontentarci di una riduzione di questi nuovi aerei (come stanno facendo anche USA e Australia), perché essi non sono ammissibili neppure sotto il profilo etico e costituzionale (secondo l’art.11), poiché sono cacciabombardieri progettati per attaccare, quindi seminare distruzione e morte fuori dal nostro spazio aereo nazionale.

Per ribadire con forza un chiaro NO agli F35, per sabato 25 febbraio Rete Disarmo, Tavola della Pace, Sbilanciamoci e varie organizzazioni nazionali, hanno indetto la “Giornata delle 131 piazze d’Italia contro i caccia F-35”

Gli italiani hanno bisogno di ben altri strumenti di difesa. In tante parti d’Italia ad ogni abbondante precipitazione ci si ritrova sommersi e disperati, per mancanza di cura dell’assetto idrogeologico, di mezzi meccanici e addetti ai lavori. Le ferrovie non sono funzionali; le attrezzature ospedaliere e scolastiche sono insufficienti.

Con i 120 milioni di un solo F35 si potrebbero comprare 20 treni nuovi, o 10 scuole, o 5 aerei Canadair per antincendio, oppure costruire un ospedale.

A chi sostiene che l’industria bellica da occupazione, rispondiamo che è dimostrato che gli stessi soldi investiti in attività civili offrono molti più posti di lavoro.

Questo si dirà in piazza sabato 25 febbraio, anche a Ivrea.

Dalle ore 16 alle 18 in piazza del Comune di Ivrea ci sarà un colorito presidio, con musiche e danze del gruppo Baobab e altri gruppi giovanili. Si raccoglieranno firme per la petizione  “Taglia le ali alle armi”, che saranno consegnate al Governo il 1 marzo.

Le prime adesioni sono di Varieventuali, MIR, Good Samaritan, Pax Christi, Centro Documentazione Pace, Centro migranti, Centro missionario diocesano, Chiesa Evangelica Valdese, Cantiere articolo 3, Ecoredia, Circolo PRC "Mauro Brun", Associazione Tutto sotto il cielo, Associazione Villaggio solidale Artaban di Burolo, CISV di Albiano, Comitato Ivrea-Qaladiza, l'Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra, Casa delle Culture, Albero della speranza, Libera, Agesci. E’ previsto il patrocinio del Comune di Ivrea e di altri comuni.