Il Consiglio del Municipio 19 di Roma approva atto di indirizzo contro i caccia F-35
IL CONSIGLIO APPROVA L’ATTO DI INDIRIZZO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA FDS CONTRO L’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F35, ADERENDO AL COORDINAMENTO ENTI LOCALI PER LA PACE ED I DIRITTI UMANI
“Dopo una discussione in aula durata per quasi un ora, il Consiglio del Municipio Roma 19 ha approvato stamattina l’ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista FDS contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35, aderendo inoltre come Consiglio al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani.”
Lo afferma in una nota Claudio Ortale, vicepresidente del Consiglio del Municipio XIX e Capogruppo Prc/FdS.
“E’ stato un dibattito forte ma al tempo stesso utile e per una volta tanto slegato dai soliti ordini di scuderia.”
“Stavolta, davanti alla evidenza della spesa folle che peserebbe quanto una vecchia legge finanziaria e che non può essere ormai più difesa, di fronte alla macelleria sociale in atto nel nostro paese con le manovre prodotte dal Governo Monti, anche i consiglieri della maggioranza di centrodestra - precisa il capogruppo di Rifondazione Comunista FDS - hanno dovuto ammettere che così non si può più andare avanti facendo finta di niente: 40 miliardi di euro per gli F35 sono un colpo mortale per ogni cittadino che con un minimo di buon senso si guarda intorno e vede il disastro che attraversa la nostra città e il nostro paese.”
“Di fronte al massacro che da oltre un anno sta consumando il popolo greco nostro fratello, non possiamo continuare a tacere! E nel suo piccolo - prosegue Ortale - di Municipio con oltre 230 mila abitanti e per estensione praticamente uguale a metà Firenze, credo sia importante che l’amministrazione di prossimità si schieri in maniera netta e ferma contro questa spesa folle.”
“Il voto finale è stato unanime e questo ha permesso al capogruppo del Partito Democratico a dover tornare sui suoi passi e dichiarare il voto favorevole del suo Gruppo, anche se da sempre in questa consiliatura il PD dichiara che non vuole mai pronunciarsi su tematiche che esulino dai confini del Municipio 19.”
“E’ una piccola e grande vittoria dei comunisti e di tutti quei pezzi di società civile che da sempre si battono contro le folli spese militari, navigando quasi sempre - conclude Ortale - in direzione ostinata e contraria al pensiero unico che regna da troppi anni su tale decisiva questione. La lotta, ovviamente, continua.”
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Oggetto: Ordine del Giorno contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35
ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA 19
PREMESSO CHE
· il nostro Paese sta attraversando una gravissima crisi finanziaria ed economica che sta provocando un forte aumento della povertà, della disoccupazione, del disagio e dell’insicurezza sociale i cui segni sono già ben visibili sul nostro territorio;
· negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione in settori di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l’istruzione; i fondi nazionali a carattere sociale (fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani,…) sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012;
· i tagli agli Enti Locali e alle Regioni nel periodo 2011-2013 superano i 33 miliardi di euro e hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e delle famiglie;
CONSIDERATO CHE
· negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna;
· l’ONU e l’Unione Europea sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio;
· l’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di circa 15 miliardi di euro a cui si deve sommare un costo d’uso e di manutenzione valutato in oltre 40 miliardi di euro;
· si tratta di un’arma da guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l’articolo 11 della Costituzione italiana che con la Carta dell’Onu e che le missioni di pace previste dalle Nazioni Unite escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi;
· anche secondo il Pentagono, l’aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono alquanto basse e incerte;
· diverse nazioni partner del progetto JSF stanno rivedendo i loro programmi di acquisto anche rinviandoli nel tempo;
TENUTO CONTO CHE
· se l’Italia si ritirasse dal suddetto progetto non dovrebbe pagare nessuna penale;
· il nostro Paese già spenderà nel 2012 oltre 23 miliardi di euro per la Difesa, collocandosi, secondo la classifica del SIPRI al decimo posto al mondo per spese militari (anno 2010);
· una recente ricerca dell’Università del Massachusetts ha calcolato che se investiamo un miliardo di dollari nella difesa abbiamo 11.000 nuovi posti di lavoro, 17.000 se lo impegniamo nelle energie rinnovabili e 29.000 se andasse nel settore dell’educazione;
· l’appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011 alla quale hanno partecipato oltre duecentomila persone;
PRESO ATTO
· delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e in particolare dalla Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali;
TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA 19
IMPEGNA IL PRESIDENTE
· Ad adoperarsi per chiedere al Parlamento e al Governo italiano di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio e allo sviluppo del Paese;
· Ad adoperarsi per chiedere al Parlamento e al Governo italiano di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare, coerentemente con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite;
IMPEGNA ALTRESI’ IL PRESIDENTE E LA GIUNTA
· Ad aderire come Municipio Roma 19 al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani per rafforzare l’impegno degli Enti Locali per il disarmo e la sicurezza umana.
Roma, 23 febbraio 2012
Claudio Ortale (Rifondazione Comunista FDS)
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Il presente ordine del giorno viene inviato al Presidente del Consiglio, ai Presidenti e capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla Campagna “Taglia le ali alle armi”.