Il consiglio comunale di Calcinato contro l'acquisto dei nuovi cacciabombardieri
Con l'unica astensione (peraltro non motivata) del giovane consigliere Savoldi, lunedì 5 marzo il consiglio comunale di Calcinato ha approvato una mozione contro "le nuove spese di carattere straordinario del ministero della difesa", invitando il Governo a evitare l'acquisto di altri cacciabombardieri.
Nel corso della seduta poi Alberto Papa è stato nominato revisore unico dei conti per il triennio 2012/2014.
Inoltre sono stati approvati il regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, alcune modifiche al reg
olamento comunale e alla carta dei servizi dell’asilo nido comunale Magica Bula, un prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione di interventi di spesa, la cessione a titolo gratuito di un immobile in via Galilei e delle aree comprese nei piani di zona già concesse in diritto di superficie con la soppressione dei limiti di godimento degli alloggi realizzati sulle aree cedute.
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Tutti in consiglio comunale lunedì alle ore 20.45 per bloccare le nuove spese militari
Lunedì sera Calcinato può dire no all’acquisto dei cacciabombardieri F35. Se ne discuterà nella seduta del consiglio comunale alle ore 20.45 in municipio, grazie a una mozione presentata dai nostri due consiglieri di Linea Indipendente William Spassini e Flavio Vida in “dissenso alle nuove spese del ministero della difesa”.
Nel documento William e Flavio elencano con preoccupazione le spese militari recentemente prospettate a livello nazionale, “i circa 18 miliardi di euro destinati alla produzione di 135 cacciabombardieri e 135 milioni di euro per l’acquisizione di unità navali della Fremm; la produzione di 4 sommergibili, cacciabombardieri F 35 e delle due fregate Orizzonte per una spesa di circa 780 milioni di euro; la mininaja per una spesa di 8 milioni e cinquecentomila euro”.
“Considerato che l’attuale crisi economica sta facendo pagare un prezzo altissimo ai cittadini e gli enti locali verranno ulteriormente penalizzati dalla riduzione dei trasferimenti che avranno come conseguenza una ulteriore diminuzione dei servizi e un peggioramento delle condizioni di vita” chiedono che il consiglio esprima “il proprio dissenso rispetto a tale scelta auspicando che i fondi stanziati per le armi, strumenti di morte, possano essere viceversa destinati a salvaguardare le pensioni delle fasce sociali più deboli e agli enti locali per garantire quei servizi sociali essenziali a rispondere ai bisogni primari dei cittadini”. Inviatiamo tutti in municipio a seguire la seduta.