Da studenti lettera a Napolitano: NO agli F-35, SI alle borse di studio

Fonte: DIRE - 20 febbraio 2012

Gli studenti dell'Udu di Cagliari sono presenti alla visita di oggi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella loro citta' e approfitteranno della giornata per manifestare le proprie rivendicazioni sulle tematiche relative al diritto allo studio, sottolineando la mancanza di politiche volte a mettere i giovani sardi nella condizione di contribuire allo sviluppo del proprio territorio.
All'esterno del Teatro Lirico (dove si terra' un convegno sui 150 anni dell'Unita' d'Italia), verra' esibito uno striscione raffigurante dei caccia-bombardieri puntati verso un libro di fianco alla scritta "+15 miliardi per i caccia F35, -8 miliardi per l'Istruzione: dov'e' il diritto allo studio?".
Spiega l'azione il coordinatore dell'Udu Cagliari, Marco Meloni: "La Costituzione afferma mondo puzzle di pace il diritto per gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici di raggiungere i piu' alti gradi di studio, nonche' il overe della Repubblica a rendere effettivo questo diritto. Nello stesso modo la Costituzione "ripudia la guerra: seguendo i principi costituzionali l'Udu Cagliari oggi vuole ribadire che, e' priorita' del Paese investire nell'istruzione pubblica e nel diritto allo studio, non nei cacciabombardieri: questo e' il nostro appello che consegneremo al Presidente Napolitano, da sempre sensibile alle nostre priorita'".
Continua Meloni: "L'unico bombardamento che ha bisogno il nostro Paese, ultimo in Europa per numero di laureati e per mobilita' sociale e' quello di cultura e istruzione, pubblica e gratuita. Nonostante questo l'Italia e' l'unico Paese al mondo che ha il fenomeno degli idonei non beneficiari di borsa di studio: un ragazzo su 4 che per Costituzione ha diritto alla borsa di studio per criteri di reddito e merito, non la riceve per mancanza di fondi. Per queste ragioni non crediamo che gli F35 siano la priorita' per il Paese".
Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu sottolinea: "Il taglio dichiarato dal governo dei 40 aerei, rispetto all'ordine iniziale di 131 F35, non e' per noi sufficiente: ne rimangono 91, per una spesa di 10 miliardi di euro. In un momento di sofferenza grande per il Paese, in cui a tutti e' chiesto un sacrificio pensiamo che l'Italia debba assolutamente rinunciare a tutti i cacciabombardieri. Gli F35 sono strumenti che distruggono il futuro a qualcuno a noi piace pensare che gli investimenti del Governo vado ad investire in un qualcosa che ricostruisca futuro e crescita per il Paese: istruzione pubblica e diritto allo studio". Conclude Orezzi: "Nel 2013 avremo un governo che
investira' nel diritto allo studio solo 13 milioni di euro, grazie ad un taglio del 95% del fondo per le borse di studio. Non e' neppure pensabile che si possano investire 10 miliardi per comprare cacciabombardieri e solo 13 milioni per il diritto allo studio: decidiamo di investire in strumenti di morte invece che nei giovani che sono il futuro del nostro Paese?".
Per questo l'Unione degli Universitari ha aderito alla campagna contro gli F-35 portata avanti dalla Tavola della Pace (di cui l'Unione degli Universitari fa parte), dalla Rete Disarmo e da Sbilanciamoci vedra' una serie di iniziative locali che si svolgeranno questo mese che culmineranno il 25 febbraio con una manifestazione nazionale che vedra' coinvolte contemporaneamente 100 piazze d'Italia in flash mob, sit in, iniziative e conferenze.